Siccità. Arpae: “Siamo ancora senza piogge significative. Temporali sparsi che non colmano i deficit”

Il 2022 si attesta come l'estate più rovente di sempre

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In Emilia-Romagna permangono gravi deficit idrici, anche nella prima decade di agosto è piovuto meno delle attese e, sostanzialmente, gran parte della regione è ancora in sofferenza per mancanza di piogge significative. Inoltre, sempre nei primi dieci giorni del mese, abbiamo assistito a temperature massime elevatissime (localmente anche prossime ai 40°C) rientrate, a fine periodo, su valori nella norma. È il quadro tracciato da Arpae.it, sulla situazione idro-climatica in Emilia Romagna.

“Da venerdì 5 a domenica 7 agosto, temporali sparsi hanno interessato le aree centro occidentali della regione, in particolare i rilievi del piacentino e parmense (dove localmente le piogge sono state elevatissime), quelli del bolognese e le aree di bassa pianura, dal modenese al bolognese, comprese aree limitrofe del ferrarese occidentale. I fenomeni temporaleschi sono stati localmente molto intensi con grandine e forti raffiche di vento. Nei giorni 8 e 9 agosto le piogge hanno interessato la Romagna e la fascia costiera ferrarese” prosegue il monitoraggio di Arpae, sottolineando che “la precipitazione cumulata media regionale, per la prima decade di agosto, è stimata in 11.5 mm, valore inferiore alle attese climatiche 1991-2020, calcolate in circa 15 mm”. A livello territoriale, ad eccezione delle aree interessate dai temporali, tutto il resto della regione è rimasto in deficit di pioggia.

L’Agenzia prevenzione Ambiente e Energia spiega che “permane grave la situazione anche sul lungo periodo: le piogge dei primi 10 giorni di agosto non hanno sostanzialmente modificato la situazione di fine luglio, quando le piogge cumulate da inizio anno erano stimate come media regionale ancora le più basse degli ultimi 60 anni: 280 mm contro i 450 attesi per il clima 1991-2020 (anomalia negativa di 172 mm, pari a circa -38 %, vedi mappa) . I valori 2022 sono risultati anche inferiori di quasi 20-30 mm ai record negativi precedenti di 300 mm nel 2017 e di 312 mm nel 2012″.

“Rimane decisamente critica anche la situazione delle colture in campo, aggravata ulteriormente dalle temperature elevatissime registrate nella prima decade di agosto: massime giornaliere fino a 37-40°C, circa + 3°C rispetto al clima recente. Un lieve sollievo è previsto per i prossimi giorni, in cui sono previsti valori prossimi alla norma – proseguono da Arpae – Considerando i primi due mesi dell’estate meteorologica (giugno e luglio), il 2022 si attesta, al momento, come una delle più roventi di sempre, al 2° posto dal 1961 ad oggi, con valori simili alla storica annata del 2003.

Le piogge della prima decade di agosto non hanno modificato sostanzialmente anche l’eccezionale situazione di grave deficit idroclimatico che, da inizio anno, come media regionale, presenta a tutt’oggi i valori più bassi degli ultimi 60 anni – sottolineano -. Per quanto riguarda i fiumi regionali, nonostante le precipitazioni verificatesi nella prima decade di agosto, si osservano portate ovunque stabili o in diminuzione, con medie mensili parziali confrontabili con i minimi storici del periodo di riferimento. Per il fiume Po, al momento si osservano portate stabili, con medie mensili parziali relative alla prima decade di agosto, inferiori ai minimi storici del lungo periodo” concludono.

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