Il ravennate Lorenzo Zitignani tra i fondatori di Plastic Free Odv Onlus. “Lavoriamo per un mondo più pulito”

Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata il 26 luglio 2019 “con l’obiettivo – ci spiega Lorenzo Zitignani, 33enne di Marina di Ravenna, cofondatore e referente nazionale dell’Onlus – di informare e sensibilizzare quante più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide.”

L’associazione si è sviluppata online attraverso i social network a partire dall’aprile 2019, diventando una realtà sempre più grande e con referenti in tutt’Italia. “Nei primi 6 mesi di attività social, solo attraverso Facebook, abbiamo raggiunto 92.483.817 utenti totali, una media di oltre 510.000 utenti al giorno – aggiunge Zitignani – .Questi numeri ci hanno portato, in pochissimo tempo, a diventare l’associazione di riferimento in Italia sulla problematica della plastica. Le nostre denunce e i risultati ottenuti sono finiti su Ansa, AdnKronos, VanityFair, Corriere, Il Tempo, Today e tante altre testate giornalistiche di rilievo.”

“Tutto è nato da una vacanza fatta lo scorso anno con la mia compagna a Lampedusa – racconta Zitignani -. Lì, durante una gita in mare con un peschereccio, ci siamo accorti di quanta plastica ci fosse intorno all’isola, che è un vero e proprio paradiso terreste. Così abbiamo iniziato a raccoglierla. Una giornalista che si trovava con noi ci ha scattato alcune foto, che poi abbiamo pubblicato sui social. In questo modo abbiamo conosciuto Luca De Gaetano e la sua fidanzata Rosa Reale, oggi rispettivamente presidente e vicepresidente di Plastic Free Odv Onlus. Dopo un pranzo, abbiamo deciso insieme di fondare l’associazione e da qui è iniziata l’avventura.”

“Siamo partiti con una campagna di sensibilizzazione sui social con lo scopo di raggiungere tanti utenti, riportando notizie nazionali, ma anche in generale riguardanti tutto il mondo. Per farci un’idea della gravità del problema, sono bene 150 milioni le tonnellate di plastica presenti nei nostri mari; in sostanza è come se un camion di rifiuti gettasse plastica in mare ogni minuto al giorno ed è come se ogni singolo uomo, nutrendosi poi dei pesci che ingeriscono plastica, mangiasse una carta di credito all’anno. Se la si vede in questo modo – aggiunge Zitignani – la situazione cambia drasticamente. Quindi partendo da questi dati, sconcertanti, abbiamo iniziato a sensibilizzare sul tema, organizzando eventi su tutto il territorio nazionale. La nostra Onlus oggi conta diversi associati in tutta Italia, con una rete di riferenti regionali e provinciali con cui ci coordinano per gestire gli incontri che organizziamo. Quest’anno abbiamo partecipato a diversi eventi in tutta Italia, raccogliendo nelle spiagge, nei boschi e a ridosso delle rive dei fiumi grandi quantità di plastica. La partecipazione è stata grande e il riscontro da parte delle persone che incontravano, molto positivo. Questo sicuramente è un elemento che ci stimola ad andate avanti e a proseguire con i nostri progetti.”

“Attualmente stiamo lavorando al ‘Progetto scuole‘, che porterà all’installazione di 100 impianti per la depurazione delle acque in diverse scuole d’Italia, coinvolgendo ben 25mila studenti. In questo modo speriamo che si riduca l’utilizzo di bottigliette d’acqua di plastica all’interno degli istituti. L’installazione delle colonnine, così come la realizzazione dei progetti in generale, è sostenuta dalle donazioni che riceviamo come Onlus e dalle spese di cui ci occupiamo direttamente io e Luca. Abbiamo in cantiere anche il ‘Progetto Bollino‘, che consiste nell’offrire un riconoscimento a tutte quelle aziende che, sul piano nazionale, si distinguono per l’attuazione di pratiche interne volte a tutelare l’ambiente” prosegue Zitignani.

“I nostri eventi sono liberi e a aperti alla partecipazione di tutti, anche di altre associazioni attente alle esigenze dell’ambiente. Tra i principali obiettivi che ci siamo prefissati, c’è sicuramente quello di continuare pratiche di sensibilizzazione coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni e poi ovviamente quello di contribuire ad un mondo sempre più “plastic free”, partendo dalla tutela dei territori in cui viviamo. Le foto che trovate in questo articolo, sono stata scattate ieri, a Marina di Ravenna. Abbiamo raccolto 18 kg di plastica in un’ora e nel raggio di 20 mt. Tutta plastica che ha rigettato il mare, tra cui anche una bottiglietta di amuchina. In questo periodo di lockdown per la prevenzione dal Covid-19, lo spreco di plastica è infatti aumentato notevolmente. Abbiamo avviato anche una petizione su change.org, dove denunciamo l’eccessiva quantità di guanti monouso gettati nell’ambiente. Prodotti inutili da utilizzare perché in primo luogo inefficaci ai fini della prevenzione dal virus e perché poi, essendo molto leggeri, finiscono direttamente nelle acque dei nostri mari, canali e fiumi, se abbandonati per strada e nell’ambiente in cui si vive” conclude Zitignani.

plastic free

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Le foto scattate ieri a Marina di Ravenna

Per diventare associato di Plastic Free Onlus, si può andare sulle pagine Facebook (www.facebook.com/groups/plasticfreeonlus/), Instagram o sul sito (www.plasticfreeonlus.it) dell’associazione, dove è disponibile il link diretto all’iscrizione. Oppure basta contattare i referenti chiamando i numeri elencati in pagina.

 

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