Emergenza freddo: a Rimini quasi duecento i posti letto attualmente impegnati

Presidi giornalieri in strada con pasti, coperte e assistenza medica. Appello per la raccolta di indumenti, scarpe e coperte calde nei centri di raccolta

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In vista del freddo e del gelo previsti anche per i prossimi giorni aumentano i servizi a sostegno dei senza fissa dimora e delle persone più in difficoltà. Attualmente il sistema di accoglienza pubblico e privato riminese conta la disponibilità di quasi duecento posti letto. La rete di solidarietà e sostegno creata insieme a Caritas, Associazione Papa Giovanni XXIII e Croce Rossa Italiana – insieme alle opportunità offerte da privati ed altri organismi di cooperazione – sta lavorando in vista del previsto peggioramento meteo dei prossimi giorni.

Attualmente le unità di strada stanno monitorando giornalmente la stazione, le strade e le piazze di Rimini per mappare e offrire sostegno di emergenza immediato. La Croce Rossa attraverso un camper, con medico a seguito, monitora la stazione per offrire assistenza medica e sociale, con la possibilità di offrire anche un pasto caldo, settanta quelli offerti nella serata di ieri. Un importante servizio offerto è anche quello delle coperte calde, 100 quelle donate dal corpo di infermiere volontarie. Alcune stanze dell’albergo sociale sono state impegnate per ospitare chi dorme in strada. Nei punti di raccolta di via Madonna della Scala (Caritas) o nelle parrocchie delle città, è possibile inoltre donare indumenti e scarpe calde.

“L’impegno di questi giorni è massimo – spiega Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – per potenziare i servizi di accoglienza, pasto e monitoraggio ai senza fissa dimora e le persone più esposte. Purtroppo c’è anche chi dice no, e questo è uno dei miei più grandi rammarico, perché chi è abituato a vivere in strada spesso diffida anche di chi conosce. E i volontari delle associazioni che lavorano con noi sul territorio sono persone speciali che conoscono perché li vedono tutto l’anno, la mattina, passare anche solo per salutare, chiedere come va e offrire qualcosa di caldo. Per questo stiamo cercando di arrivare a convincere anche loro tramite la ‘mediazione’ di altri senza fissa dimora, in un difficile, a volte estenuante ma altrettanto necessario lavoro di mediazione. Sono aumentati i posti e i pasti caldi offerti, ma per implementare ulteriormente il servizio è importante rispondere all’appello che faccio mio per la raccolta di indumenti e coperte. Stiamo monitorando tutti i luoghi sensibili della città e siamo pronti per ogni ulteriore intervento si renda necessario nei prossimi giorni. Grazie ai ragazzi che scendono ogni giorno al gelo per portare anche solo un sorriso e vicinanza a chi, anche per questione di dignità o scelte umane a volte difficili da comprendere, rifiuta tutto il resto. Sono loro l’anima e il vero elemento insostituibile di questi servizi.”

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