Multe annullate a parenti e amici, rinviato a giudizio l’ex prefetto di Rimini Vittorio Saladino

Usava anche dipendente come cameriere personale. Accusa di abuso d'ufficio anche per l'ex vice prefetto Giuseppe Puzzo e l'ex vice comandante della polizia municipale di Riccione Fabio Franchini

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Multe annullate senza motivo a parenti e amici. Per questo motivo sono stati rinviati a giudizio, con l’accusa di abuso d’ufficio, l’ex prefetto di Rimini, Vittorio Saladino, attualmente commissario straordinario del Comune di Fermo, l’ex vice prefetto Giuseppe Puzzo e l’ex vice comandante della polizia municipale di Riccione Fabio Franchini.

A Saladino è contestato anche l’indebito utilizzo di un dipendente della prefettura con mansione di ausiliario tecnico, al quale in orario d’ufficio, veniva chiesto di portare a spasso il cane, accompagnare prefetto e moglie a fare la spesa, “oltre a farlo fungere – scrivono gli inquirenti – da cameriere in occasione di incontri del prefetto con i vari ospiti, occasioni nelle quali il dipendente pubblico su richiesta preparava la sala di rappresentanza, bibite e il caffè”. Tra le mansioni anche quelle di riscaldare il pranzo del prefetto quando la moglie non poteva.

La multa contro la quale l’ex prefetto aveva fatto ricorso, invece, sarebbe stata presa dalla moglie a Riccione ed è del valore di 45,07 euro per non aver esposto il talloncino del parcheggio. Saladino aveva sostenuto di essere lui alla guida dell’auto e di essere in servizio, cosa che la Procura ha ritenuto falsa e per cui si è costituito parte civile il Comune di Riccione con l’avvocato Alessandro Sarti, secondo il quale sono tre i danni subiti dall’Ente: erariale, di immagine e morale essendo vittima di un reato.

L’annullamento di questa specifica multa è contestata anche al vice comandante Franchini e al vice prefetto Puzzo. Quest’ultimo poi avrebbe secondo la Procura annullato ad amici ameno altre sei multe. L’indagine, coordinata dal procuratore Paolo Giovagnoli, era partita da una segnalazione di un altro funzionario della Prefettura e i fatti risalgono al biennio 2010-2011. L’udienza è stata fissata per il 22 giugno alle 9. 

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