Trovata morta nel trolley a Rimini: ancora mistero sull’identità, attesa per gli esami del Dna

E’ ancora avvolto nel mistero il caso della donna trovata morta all’interno di un trolley blu affiorato sabato scorso tra le barche del porto canale di Rimini. Gli investigatori della squadra mobile sono al lavoro da giorni per raccogliere elementi utili ad identificare il corpo rinvenuto in uno stato estremo di denutrizione. Ormai sfumata la pista che conduceva ad una possibile corrispondenza con la 36enne cinese Xing Lei Li, scomparsa la notte tra il 10 e l’11 febbraio scorso durante una crociera tra Genova e Malta. 

Non coincide, infatti, la statura tra le due donne, inoltre la nave da crociera era transitata a oltre mille chilometri dalla costa riminese. Determinanti per fare chiarezza sulla vicenda saranno i risultati degli esami istologici sui tessuti prelevati ieri, lunedì 27, dal cadavere durante l’autopsia. Un campione del dna della donna, con tratti somatici orientali e sui 30 anni, sarà confrontato con quello delle persone attualmente inserite nel registro degli scomparsi.

Gli esami saranno fondamentali anche per chiarire con più precisione le cause del decesso. Esclusa la morte violenta e quella per soffocamento o annegamento, la donna potrebbe essere deceduta per denutrizione, stenti o per malattia. Il suo corpo scheletrico, questa l’ipotesi di investigatori ed inquirenti, sarebbe stato poi nascosto nel trolley gettato in mare con l’intento di occultare il cadavere.

Il caso sarà al centro mercoledi’ 29 marzo, alle 21.15, su Rai3 della nuova puntata del programma di Federica Sciarelli “Chi l’ha visto?” per scoprire chi è la la donna ripescata dentro la valigia.