Due arresti per rapine e furti in abitazione della Polizia di Stato di Rimini

La terza persona identificata è stata denunciata a piede libero essendo ancora in corso indagini investigative

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Due cittadini albanesi di 19 e 23 anni (le Forze dell’Ordine non hanno fornito ulteriori dettagli, nd.r.) che facevano parte di una banda di ladri d’appartamento, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Rimini, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Rimini su richiesta della Procura della Repubblica,

L’indagine è partita dopo l’arresto in flagranza del più giovane del gruppo il 13 gennaio scorso, sorpreso dal proprietario di un immobile in zona Porto mentre si apprestava, insieme ad altri due complici, ad uscire dal cancello della palazzina. Quel giorno, nell’istante in cui il personale delle Volanti giungeva sul posto, perveniva sulle linee di emergenza altra segnalazione telefonica di un residente della zona che aveva notato la presenza sospetta di tre individui. Altre pattuglie prontamente giungevano nel luogo indicato e, dopo un breve inseguimento, i poliziotti riuscivano a bloccare il giovane albanese. Da quel momento sono scattate le indagini della Squadra Mobile che, ricostruendo ed analizzando episodi simili avvenuti in precedenza riconosceva i due albanesi responsabili di due furti in abitazione, uno risalente ad appena 4 giorni prima in zona vecchia Fiera e l’altro del novembre scorso in zona ospedale. Oltre a tali fatti, i due albanesi sono stati risconosciuti autori di un altro furto in abitazione in zona  Marina Centro commesso unitamente ad un complice, anche questo identificato, grazie al lavoro svolto dalla Polizia Scientifica.

Raccolti tutti gli elementi probatori, l’indagine degli investigatori ha portato, in data odierna, all’arresto dei due uomini rintracciando il 19enne in un residence riminese, mentre il 23enne, nei cui confronti erano già scattate le manette, riceveva la notifica della custodia cautelare direttamente in carcere. Il terzo identificato è stato denunciato a piede libero essendo ancora in corso indagini investigativi. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, è ancora in corso per la ricerca di eventuali complici.

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