Processo ai tre minorenni per stupri a Rimini, assessore Mezzetti: “Ci aspettiamo pena esemplare”

“Se le prove dovessero essere tutte confermate ci aspettiamo una pena esemplare, perché è un reato odioso, che assieme ad altri reati odiosi fanno parte di una battaglia che noi stiamo conducendo sul fronte del rispetto della persona e contro la violenza nei confronti delle donne”. A dichiararlo all’AdnKronos è Massimo Mezzetti, assessore alle Politiche per la legalità della Regione Emilia-Romagna, riguardo al processo che si aprirà giovedì al Tribunale dei minori di Bologna, imputati i tre minorenni accusati di duplice stupro e di alcune altre rapine avvenute a Rimini l’estate scorsa. 

Il processo immediato, chiesto dal procuratore Silvia Marzocchi, che vede la Regione Emilia-Romagna come parte civile, riguarderà sia due fratelli marocchini di 15 e 17 anni residenti a Vallefoglia, nel Pesarese, sia il 16enne nigeriano, residente a Pesaro, accusati delle violenze commesse lo scorso agosto ai danni di una coppia di turisti polacchi e di una transessuale a Rimini, assieme al 20enne Guerlin Butungu, già processato e condannato a 16 anni di reclusione e all’espulsione dal territorio nazionale a fine pena.

“La ragione del nostro costituirci parte civile – continua Mezzetti – ha un valore anche di carattere simbolico, per dire che le istituzioni sono a fianco delle donne che vengono offese e oltraggiate anche nel corpo, e che non abbandonano a loro stesse le vittime di questi reati violenti”.