Rapina. Borsetta rubata a Rivabella, la Polizia ha arrestato uno dei ladri grazie al “cerca I phone”

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Nella primissima mattinata del 13 luglio, la Polizia di Stato, grazie alla prontissima segnalazione delle due vittime (una 18enne originaria di Busto Arsizio (VA) e un 19enne di Benevento) ed al suggerimento della ragazza di utilizzare il sistema “Cerca I phone” per rintracciare l’apparecchio rubatole, ha arrestato uno dei tre ladri rei di aver sottratto alla diciottenne la borsetta con dentro gli effetti personali.

La Sala Operativa ha inviato una volante in via Toscanelli all’altezza dell’Hotel Tritone, locazione dalla quale era giunta una segnalazione riguardante due giovani rapinati. Giunti prontamente sul posto, i poliziotti sono stati avvicinati dalla vittima che, insieme ad un amico, ha ricostruito la dinamica dei fatti. Alle 24,40 i due ragazzini, fermatisi in un bagno di Rivabella allo scopo di riposare, sono stati raggiunti e sorpresi all’improvviso da tre giovani, uno dei quali, con fare fulmineo, ha afferrato la borsa che la ragazza aveva appena appoggiato su un tavolino, per poi darsi alla fuga insieme ai complici.

Come detto in apertura, i due malcapitati, si sono posti immediatamente all’inseguimento dei balordi, fino a quando il ragazzo, raggiunto uno dei tre, ha ingaggiato con questi una colluttazione. Ciò nonostante, il malfattore, è riuscito con forza a divincolarsi ed a fuggire restando in possesso della borsa che conteneva gli effetti della ragazza tra i quali il portafoglio con i documenti e la somma di 65 euro, due telefoni cellulari I Phone X ed un I Phone 6. La ragazza, fatto presente agli agenti che il suo dispositivo I Phone 6 era acceso, ha suggerito loro di impiegare il sistema “cerca I Phone”, localizzando così il dispositivo nei pressi da dove è stata effettuata la ricerca. I due ragazzini hanno seguito il segnale insieme ai poliziotti recandosi sul posto, notando un soggetto chinato vicino ad una siepe intento a noscndere qualcosa. Alla sua vista, i due giovani lo hanno riconosciuto come uno degli autori del furto, trasformatosi in rapina in ragione della violenza impiegata per guadagnare la fuga. Successivamente, nella stessa siepe, gli agenti hanno rinvenuto i due telefoni cellulari della ragazza e, rifacendo il percorso a ritroso, lungo il marciapiede hanno ritrovato anche il portafoglio dal quale, fortunatamente, non mancava nulla.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che, il soggetto, era gravato da numerosi precedenti di polizia. Stando al quadro delineatosi, il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di rapina impropria, trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura per poi essere condotto nella mattinata odierna presso la locale casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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