Violenza di genere. Legacoop E-R: “Tante azioni intraprese dalle cooperative a sostegno delle donne”

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“La violenza maschile sulle donne, anziché attenuarsi, assume ogni giorno di più i connotati di vera e propria emergenza. È una forma di violenza che, oltre a manifestarsi in modo cruento fino all’assassinio, si esercita nel vivere quotidiano, fra le mura di casa e sul posto di lavoro.” È il commento di Rita Finzi, responsabile Commissione Pari Opportunità di Legacoop Emilia-Romagna.

“Per contrastare questa cultura della sopraffazione – aggiunge – le imprese cooperative, già da alcuni anni, attraverso iniziative e progetti puntano a prevenire, riconoscere e contrastare qualsiasi forma di molestia e abuso che si possano verificare sul posto di lavoro e a sostenere il valore e la dignità delle donne. Moltissime cooperative – come, ad esempio, Coop Alleanza 3.0 e Granarolo – hanno varato progetti di sensibilizzazione e supporto per favorire anche la difficilissima azione di denuncia da parte della donna e Camst, a oggi, ha assunto 50 donne vittime di violenza, restituendo loro dignità, autonomia e sicurezza.”

“Questa vera e propria emergenza sociale – sottolinea Finzi – è innanzitutto riconducibile a un grave deficit culturale; la molestia sui luoghi di lavoro si esprime spesso in forme ambigue e poco riconoscibili da parte degli stessi soggetti coinvolti. Le donne tutte sanno perfettamente quanto sia difficile evidenziarli e denunciarli. Questa è la sfida raccolta dalle cooperative e da Legacoop: favorire i cambiamenti culturali e, di conseguenza, comportamentali. Lo scorso 16 aprile Legacoop Emilia-Romagna ha sottoscritto, insieme a Confcooperative e AGCI, riunite nell’Alleanza delle Cooperative, un accordo con le organizzazioni sindacali per ribadire il proprio impegno nel promuovere attività finalizzate alla sensibilizzazione degli attori e alla prevenzione dei fenomeni attraverso iniziative di informazione e formazione di dirigenti e lavoratori.”

“La violenza sulle donne non è un tema tra i tanti dell’agenda politica e sociale: è una questione che sta al fondamento della convivenza e, fin quando non sarà risolto, nessuno potrà dirsi libero: liberare le donne dal rischio di essere molestate e di subire abusi significa rafforzarne la posizione sociale e poter raggiungere quella democrazia paritaria a cui l’intera società deve tendere” conclude Rita Finzi.

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