Treni. Disagi linea Ravenna-Bologna, Bagnari (Pd) attacca: “Trenitalia non è al passo”

Il consigliere dem: "La Regione deve pretendere il rispetto dei pendolari e non solo il mantenimento di standard". Assessore Donini: "Con nuovi orari situazione migliorerà"

“La Regione Emilia-Romagna deve pretendere da Trenitalia il rispetto dei pendolari e non solo il mantenimento di standard”. Mirco Bagnari (Pd) è duro nei confronti del gestore della mobilità su rotaia durante la discussione dell’interrogazione a risposta immediata (firmata anche dai colleghi di gruppo Manuela Rontini e Gianni Bessi) con la quale ha chiesto lumi all’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini su un “grave disservizio”, avvenuto sulla Ravenna-Bologna lo scorso 11 novembre, ma più in generale sulle “criticità” che interessano la tratta. 

“L’impegno della Regione, dal punto di vista economico e da quello politico – ha continuato Bagnari – è consistente ma si scontra con un gestore che non è al passo. Trenitalia dimostra, anche per le semplici comunicazioni di cambio di orario, ritardi enormi che causano disagi. Sulla tratta Ravenna-Bologna le criticità devono essere affrontate in maniera radicale e definitiva. Il Patto per il trasporto sarà la soluzione?”.

Quesito a cui Donini ha risposto elencando le “novità che entreranno in vigore dal prossimo 9 dicembre” sulla Ravenna-Bologna: “Entrerà in vigore il nuovo orario di Trenitalia con una piccola rivoluzione che velocizzerà e migliorerà i collegamenti tra Bologna-Ravenna e Rimini con un investimento di 3 milioni. Sempre da dicembre quasi tutte corse giornaliere- 29 su 38- fra Bologna e Ravenna saranno effettuate in 69 minuti con gli 81 attuali. Il prolungamento su Rimini della quasi totalità di questi collegamenti porterà da 8 a 24 le corse fra Rimini e Bologna via Ravenna. L’offerta di treni fast Bologna-Ravenna, con percorrenza in 59 minuti, è confermata come anche i treni che collegano Castelbolognese e Rimini. Ci eravamo presi un impegno – ha chiosato Donini – e così raggiungiamo l’obiettivo”. 

Mentre sul caso specifico avvenuto lo scorso 11 novembre Bagnari ha raccontato: “Il treno si è presentato alla stazione di Ravenna con soli tre vagoni di cui uno chiuso ai viaggiatori. I pendolari sono stati costretti a viaggiare stipati, in piedi, occupando piattaforme e corridoi, con l’aggravante di una porta di uscita dal vagone bloccata. Molti altri sono stati invece costretti a usare i propri veicoli”. La carenza di posti, ha spiegato Donini in Aula, è stata dovuta all’investimento di un animale vicino a Lugo la sera precedente. “I danni riportati hanno determinato il blocco della circolazione per circa un’ora e mezzo e di conseguenza non si sono resi disponibili a Rimini tutti i treni programmati per effettuare le corse del mattino seguente. Trenitalia – ha continuato Donini – ha dovuto far ricorso ad un treno con sole tre carrozze di scorta. Con l’arrivo dei nuovi treni, le imprese ferroviarie saranno in grado di mantenere più adeguati livelli di scorte”.