Sicurezza sui treni. Lo Giudice (Ugl): “Utilizzare anche in Romagna le guardie giurate armate”

Proposta sull'esempio di quanto avviene nelle ferrovie lombarde: "In funzioni di controllo e segnalazione e supporto agli organi istituzionali e di Polizia Ferroviaria, per tutelare clienti e personale”

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Quattro giovani stranieri, tre senegalesi e un egiziano, di cui solo uno era incensurato, sono stati denunciati a vario titolo all’Autorità Giudiziaria per il reato di rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, e di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. I quattro, a bordo sabato mattina di un treno regionale, viaggiavano con i piedi appoggiati sulle poltrone dei passeggeri ostentando un atteggiamento strafottente e intimidatorio. E hanno anche opposto un netto rifiuto di collaborare al controllore e a un ispettore di polizia libero dal servizio che si era presentato per ristabilire il decoro. Di fronte all’ostilità dei quattro – già noti alle forze dell’ordine, uno addirittura pregiudicato – non è rimasto altro che affidarli alla polizia ferroviaria per l’identificazione e la denuncia.

“Questo episodio dimostra l’inefficacia delle leggi per arginare questi fenomeni commenta Filippo Lo Giudice, segretario generale del sindacato Ugl di Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini – visto che tre dei quattro immigrati pur essendo gravati da reati contro le persone e il patrimonio, colpiti da denunce per spaccio di stupefacenti, e non in regola con le norme sull’immigrazione e il permesso di soggiorno, si trovavano a piede libero nel nostro Paese. Liberissimi di rendersi protagonisti di situazioni di degrado, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. E’ più che evidente che si debba muovere un giro di vite inasprendo le pene e respingendo al mittente gli stranieri che non si sono integrati e non rispettano le leggi”.

Lo stesso Lo Giudice, nell’occasione, rilancia una proposta che il sindacato Ugl per episodi simili aveva lanciato senza che venisse accolta dalle amministrazioni del Pd: “Proponiamo di utilizzare nei mezzi di trasporto pubblici (treni, bus e corse extraurbane) le guardie giurate armate in funzioni di controllo e segnalazione e supporto agli organi istituzionali e di Polizia Ferroviaria. Un servizio di questo tipo, al fine di tutelare la tranquillità del viaggio di clienti e personale, già avviene in Lombardia con l’impiego delle guardie particolari giurate sui treni di Trenord. Le guardie sono ingaggiate dall’azienda di trasporto ferroviario, ma il progetto nell’ottica di una sicurezza “partecipata” è condiviso con le istituzioni locali e la prefettura di Milano che abilita le stesse guardie ad operare a bordo dei treni grazie ad un apposito esame. Lo schema si potrebbe riproporre anche in Romagna, e Ravenna per prima come città pilota”, conclude il segretario generale del sindacato Ugl di Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.

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