Scuole. Chiusa a Rimini materna privata che fa da nido ma senza autorizzazione

Il Comune decide di sospendere l'attività "per ragioni di sicurezza" in attesa che la struttura disponga dei giusti requisiti

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Una scuola materna privata che svolge anche attività di asilo nido, ma senza le autorizzazioni del caso, è stata chiusa dal Comune di Rimini. L’11 dicembre, durante un controllo periodico, polizia municipale, funzionari comunali del settore del Diritto allo studio e dell’Ausl Romagna hanno svolto un sopralluogo in una struttura privata della periferia Nord di Rimini: al momento della verifica, c’erano una quarantina di bambini, alcuni di meno di tre anni, accuditi da personale regolarmente assunto. 

La scuola privata non era però in possesso delle giuste autorizzazioni, perche’ per il servizio di asilo nido servono competenze e documenti diversi rispetto alla fascia 3-6 anni. “Edificio e cucina si presentavano in discrete condizioni, ma per i bimbi più piccoli alcuni genitori non risultavano in possesso della specifica autorizzazione richiesta dalla legge”, spiega il Comune di Rimini in una nota.

Il problema “e’ di tipo gestionale e per questo motivo dobbiamo sospendere il servizio offerto dalla scuola”, dichiara Mattia Morolli, assessore alla Scuola. La sospensione pero’ non sara’ immediata perche’ infatti e’ previsto un termine di decorrenza “che permetta da un lato alle famiglie di organizzarsi per reperire eventuali soluzioni alternative e, dall’altro, ai gestori della scuola di produrre richiesta di autorizzazione e documentare il possesso dei requisiti necessari all’attivita’”, continua l’amministrazione.

Infatti, il procedimento di rilascio dell’autorizzazione “non e’ un mero adempimento burocratico, poiche’ implica la verifica da parte di un’apposita commissione che ne valuta tutti gli aspetti: dal possesso dei requisiti organizzativi, come il personale in numero sufficiente e dotato di apposita qualifica, igienici sanitari ed edilizi”. Per Morolli, “non e’ importante quanto sia grande il problema (cioe’ quanti bambini al di sotto dei tre anni ci fossero nella struttura) ma che tutto sia a norma e vale per un bambino come per 40”. 

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