Cronaca. Ragazzina segregata in casa e picchiata dal ragazzo e dal ‘suocero’ soccorsa dalla Polizia

La Polizia di Rimini, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, ha soccorso e trasportato in ospedale una diciannovenne di origine macedone che veniva segregata in casa e picchiata dal ragazzo e dal padre di quest’ultimo. Gli agenti hanno arrestato i due delinquenti, rispettivamente padre e figlio di 50 e 24 anni, entrambi di origine kosovara e residenti in Italia da vent’anni per sequestro di persona, lesioni e maltrattamento in famiglia.

Stando a quanto riportato da il Resto del Carlino, la ragazza aveva conosciuto su Facebook il ragazzo e, dopo un mese di messaggi in chat e scambi di foto, aveva deciso di lasciare la Macedonia per trasferirsi a casa del ragazzo a Rimini, in una villetta sita nel centro città. Quella che sembrava una storia serena si è invece purtroppo trasformata in un incubo per la ragazza, divenuta sostanzialmente ‘prigioniera’ del ragazzo e di suo padre. I due malfattori avevano confiscato cellulare e passaporto alla 19enne, costringendola a fare da cameriera sotto la continua minaccia di violenze fisiche e psicologiche. Il Resto del Carlino divulga che le umiliazioni continue patite dalla sventurata ragazzina sono avvenute con il tacito assenso degli altri famigliari del 50enne e del 24enne, andando avanti per diverso tempo fino a quando, uno dei fratelli del ragazzo, avrebbe prestato il cellulare alla ragazza poiché impietosito dalle sue drammatiche condizioni. La ragazza ha così chiesto aiuto al padre in Macedonia e, quando il genitore ha contattato il 113, è partito il blitz delle volanti della Questura di Rimini che hanno liberato la giovane portandola all’ospedale di RImini. La squadra mobile indagherà sulle responsabilità degli altri familiari.