Sul web venduti come ‘cimeli’ gli oggetti storici rubati al Cocoricò di Riccione

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Una nota Ansa riporta che il Cocorico, simbolo delle notti trasgressive degli anni ’90, viene depredato dei suoi oggetti che vengono poi venduti come ‘memoriabilia’. Ricordiamo che la discoteca è chiusa da tempo,  da prima che la società di gestione fosse dichiarata fallita il 4 giugno dal Tribunale di Rimini, che ha accolto una richiesta dell’Agenzia delle Entrate per una cifra di oltre 800mila euro.

In pista, riportano i media locali, c’è spazio solo per vandali e ladri: arredi e impianti danneggiati, vetrate del locale in frantumi. Non solo bravate, ma anche furti ‘mirati’: pezzi del locale, oggetti, fotografie e altro, che vengono poi rivenduti sul web come ‘cimeli’ al miglior offerente.

“Anche a noi risulta che qualcuno abbia cominciato a mettere in vendita oggetti ai fan del Cocoricò – conferma al Resto del Carlino l’albergatore Lorenzo Spadini, proprietario dell’immobile – Al momento però il locale non è nella nostra disponibilità, ma in quella del curatore nominato dal Tribunale dopo il fallimento”.

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