Riccione. Sequestrati dalla Pm 85 capi d’abbigliamento e gadget contraffatti

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A seguito di una segnalazione pervenuta agli uffici del comando relativa al commercio di capi di abbigliamento riportanti marchi falsi, la polizia locale di Riccione ha provveduto immediatamente a verificare alcuni esercizi che si trovano su un importante asse commerciale del centro città. Nell’area oggetto dell’accertamento sono stati controllati tutti gli esercizi commerciali che avevano in vendita detti marchi, per un totale di dodici attività, di cui oltre la metà risultate in regola.

I capi con i marchi contraffatti sono capi di abbigliamento e gadget, prodotti dal brand “Juventus Football Club S.p.a. e Inter Football Club S.p.a.”, posti in vendita prevalentemente in alcuni bazaar di chincaglieria. Era già diverso tempo che la polizia locale teneva sotto monitoraggio quelle attività commerciali che esponevano la merce anche all’esterno dei locali. L’esame effettuato sui prodotti in vendita, tutti sequestrati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato messo a punto con il supporto dei periti delle case madri, che hanno confermato la sospetta contraffazione. Una contraffazione risultata di ottima fattura ed effettuata con grande attenzione ai particolari, falsificando etichette e identificativi antisofisticazione.

Sono 85 i pezzi complessivamente sequestrati, venduti al pubblico al prezzo di circa 30 euro. Alcuni dei responsabili non hanno saputo giustificare la legittima provenienza della merce, evidentemente acquistata “in nero” sul mercato illegale. Tutti gli esercenti trovati in possesso di materiale contraffatto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rimini per le ipotesi di reato di “introduzione nel territorio dello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” oltre al reato di “ricettazione”. Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire l’intera filiera del falso e i canali di approvvigionamento della merce.

“Continua senza sosta l’impegno della polizia locale – afferma l’assessore Elena Raffaelli – per contrastare la diffusione del fenomeno della contraffazione e commercializzazione abusiva della merce illecitamente riprodotta, che provoca gravi danni al mercato e inganna la pubblica fede degli acquirenti. L’operazione conferma il costante lavoro dedicato a fare rispettare le regole per il sostegno alla sola economia legale”.

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