Controlli negli stabilimenti. Fino a 70 ombrelloni in più. Oltre 25mila euro le sanzioni

I controlli da parte della Polizia Locale sulle distanze tra i paletti degli ombrelloni e su tutti i sistemi di ombreggio, è un’attività che si aggiunge ai tanti impegni che l’organo di vigilanza comunale mette in campo per far rispettare sia l’ordinanza balneare, che il piano dell’arenile. Due strumenti fondamentali che disciplinano l’arenile del Comune di Rimini, inteso come spiaggia attrezzata: elemento primario della realtà geografica ma anche della realtà economica e sociale del territori riminese.

Sono state 13 in tutto le verifiche messe in campo dai vigili, sulla base delle varie segnalazioni arrivate,  nell’estate del 2019,  che con una squadra di 5 agenti in abiti civili, hanno svolto  sevizi di prevenzione e  sanzionamento agli stabilimenti balneari che non rispettavano i parametri previsti dalle norme. Un’attività di controllo che ha portato ad elevare 11 sanzioni per un totale di oltre 25 mila euro ( € 1000 circa, contestata per ciascuna violazione ad ogni rappresentante legale) a cui si dovranno aggiungere le conseguenti sanzioni, ancora al vaglio, che riguardano il piano dell’arenile.

In particolare sono due gli articoli che dettano le disposizioni inerenti questi particolari obblighi. Il primo è l’articolo 3 dell’ordinanza balneare del 2019, che  stabilisce le distanze degli ombrelloni che variano a seconda della densità turistica delle zone.  Uno spazio che va dai 12 mq  nell’area dell’arenile tra il porto e la zona Lagomaggio,  che si strige nella zona di Rimini sud tra Marebello e Miramare, dov’è possibile piantare un ombrellino circa ogni 11 mq. Lo spazio aumenta nella zona nord, tra Torre Pedrera e San Giuliano.  L’altro strumento, a cui fare riferimento è disciplinato dall’articolo 27.3 del  piano dell’arenile,  un documento complesso suddiviso in tante tavole, che suddividono la spiaggia in diverse  macro zone, ciascuna con un proprio spazio ben definito, con un fronte mare ed una profondità che ne delimitano i confini,  da cui si determinano il numero degli ombrelloni che è possibile installare.

Un numero, che in alcune delle 11 violazioni riscontrate, è stato illecitamente ampliato dai 180 previsti, fino a 240 e anche 250 ombrelloni, riducendo in maniera consistente il quadrato destinato alle singole ombre.   Hanno avuto invece un esito positivo i controlli relativi alla presenza degli animali in spiaggia in quanto tutti gli stabilimenti rispettavano le disposizioni e anche dove era prevista la presenza dei cani, la pulizia e il decoro erano impeccabili. Un riscontro positivo legato, alla cura delle spiagge, che i vigili hanno riscontrato anche per quanto riguarda la pulizia e l’accoglienza in generale delle zone controllate.

“Non si possono distinguere le problematiche dell’arenile dalle problematiche delle altre strutture turistiche – ribadisce Jamil Sadegholvvad, Assessore alle  attività economiche  – è importante che gli stabilimenti balneari continuino ad investire per abbellire e riorganizzare al meglio le proprie zone, ma è necessario anche che venga sempre rispettato quanto stabilito dall’ordinanza balneare, in riferimento al numero degli ombrelloni. Il benessere dello stare in spiaggia dipende anche da questo parametro che è stato stabilito nel piano dell’arenile. La qualità delle nostre spiagge è una componente fondamentale della qualità della nostra offerta turistica.”

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