Saludecio, avvelena il proprio cane: denunciato dai carabinieri

Una storia che questa volta, purtroppo, non si conclude con un lieto fine quella in cui si sono inbattuti i militari della Stazione di Saludecio e che ha visto coinvolto un esemplare di Springer Spaniel di 7 anni, barbaramente ucciso dal proprio padrone.

È stato proprio quest’ulitmo, P.M. classe ’54, originario di Morciano di Romagna e residente a Saludecio, a preannunciare con una telefonata agli uffici del Comune, la sua folle intenzione. Infatti l’uomo, intorno alle 11:00 di ieri mattina,13 febbraio, era stato contattato dal canile di Riccione per recuperare un altro cane di sua proprietà ritrovato a vagare per strada ma, da quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe dapprima detto intenzionato ad abbandonarlo in canile e successivamente deciso a recuperarlo e ad ucciderlo come fatto con un altro cane di sua proprietà. Queste le  parole riferite ad un dipendente comunale che ha subito fatto scattare l’allarme ed ha informato i carabinieri che hanno prima provveduto ad assicuraresi che il “vagabando” ospitato presso il canile di Riccione fosse li trattenuto in sicurezza. Successivamente i militari si sono recati presso l’abitazione dell’indagato che alla vista dei carabinieri è andato in escandescenza e ha confermato fiero di aver soppresso e sepolto nella sua proprietà la sua Springer Spaniel  femmina di 7anni -Shelly- lo scorso 31 gennaio dopo averla avvelenata con del topicida e che era pronto a riservare lo stesso trattamento al cane recuperato dal canile.

I carabineri hanno avviato sul posto, nell’immediatezza, un’attività accertativa ed hanno effettivamente rinvenuto in un capanno per attrezzi, il topicida letale ed hanno poi riscontrato che in data 31 gennaio 2020, l’indagato si era recato da un veterinario del luogo per far assistere il suo cane che, a suo dire, aveva un dente rotto. Il veterinario, in quella circostanza, aveva invece scoperto subito, dai sintomi dell’animale, che gli era stato somministrato del veleno risultato poi fatale e determinante per una fine che lo stesso medico ha definito atroce. Solo pochi giorni fa l’uomo era stato denunciato dai Carabinieri Forestali per maltrattamento di animali poiche presso il canile di Riccione, alla presenza degli stessi operatori del canile, aveva sferrato un calcio al suo cane recuperato poco prima, colpendolo alla testa. Adesso, a seguito della triste scoperta, i carabinieri della Stazione di Saludecio lo hanno deferito per uccisione di animale.

Nella serata di ieri, invece, i Carabinieri della Stazione di Misano Adriatico hanno tratto in arresto G.O., riminese classe 68, pregiudicato, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali del tribunale di Pesaro. L’uomo, gravato da precedenti per furto, dovrà scontare ancora un anno di reclusione presso il carcere di Rimini, dove è stato condotto a seguito della notifica del provvedimento.

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