Vandali in azione a Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano

I Carabinieri di Cattolica hanno denunciato alle Autorità Giudiziarie di Rimini e Bologna (Procura per i minori) 4 persone, responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentato furto aggravato in concorso e danneggiamento aggravato. Gli indagati, G.G., cattolichino classe 97, pregiudicato, insieme a P.L.  di anni 16, P.S. di anni 15 e M.G.  di anni 15 – per come ricostruito dagli agenti – nella tarda serata del 18 maggio 2020, dopo aver scavalcato la  recinzione dell’istituto comprensivo “Ventena” di San Giovanni in Marignano (Rimini sito in via Ferrara) si sono introdotti all’interno dell’istituto forzando la porta antipanico danneggiando in seguito i vari materiali e suppellettili nel tentativo di asportare un defibrillatore.

Non paghi dei danni causati e indispettiti dal fallimento del loro intento delinquenziale, prima di darsi alla fuga, hanno dato fuoco ad una pianta posizionata davanti l’ingresso dell’istituto scolastico. Sul posto si è dunque reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco di Cattolica i quali, spente le fiamme, hanno coadiuvato i Carabinieri nel primo sopralluogo.

Le immagine degli impianti di videosorveglianza dell’istituto comprensivo e quelle distribuite nell’intera area, sono risultate fatali per i quattro malfattori, identificati ed incastrati dagli inquirenti.

Vandalizzato magazzino parrocchiale a Misano Adriatico. Indagano i Carabinieri

Nella mattinata di oggi 22 maggio 2020, il parroco della Chiesa madre del Bell’amore, ha denunciato ai Carabinieri della Stazione di Misano adriatico che nella serata di ieri, alcuni vandali, presumibilmente giovani adolescenti – per come indicato dai primi testimoni – si sono introdotti all’interno di un edificio adibito a magazzino parrocchiale tramite una vecchia porta in legno e hanno messo a soqquadro l’intero immobile lanciando bottiglie di vetro contro il soffitto (danneggiandone alcuni pannelli) e imbrattando i muri con scritte e murales. Sul fatto indagano i militari della stazione di Misano Adriatico al fine di individuare ed identificare gli autori del gesto.

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