Rimini. Rubano soldi e una catenina: tre arresti della Polizia di Stato

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La Polizia di Stato di Rimini, nella giornata odierna, ha arrestato tre giovanissimi cittadini italiani di origine nordafricana, uno dei quali ancora minorenne, responsabili del reato di rapina pluriaggravata in concorso.

Gli agenti delle Volanti sono intervenuti, verso le ore 02.00 odierne, per una segnalazione di rapina nei pressi di Piazzale Fellini da parte di alcuni giovani di etnia presumibilmente nordafricana che si erano avvicinati a tre ragazzi, anche questi giovanissimi, con la scusa di farsi cambiare una banconota da 10 euro. Una delle vittime ha tirato fuori il suo portafogli per verificare se potesse fare la cortesia richiesta, ma subito è stato assalito da uno dei giovani che ha tentato di strappare il denaro custodito all’interno. Non riuscendo nel suo intento ha minacciato con un coltello una delle vittime, che, spaventata, ha consegnato i propri soldi. Con lo stesso coltello è stato intimato all’altra vittima di consegnare la propria collana d’oro.

I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno intercettare in una via limitrofa due degli autori della rapina, riconosciuti anche dalle vittime. Uno dei due aveva sia il denaro che la catenina e durante il controllo, pensando di non essere visto, ha cercato di disfarsi di un manufatto in plastica di colore nero, gettandolo in una siepe. L’oggetto acuminato è stato recuperato dagli agenti che hanno accertato che era lo trumento utilizzato in precedenza dai malviventi per la rapina.

I poliziotti, appurato che i fermati fossero due dei tre responsabili della rapina, si sono messi  alla ricerca del terzo rapinatore, quello che aveva ricoperto la funzione del “palo”. Dopo accurate e repentine indagini, nella prima mattinata, gli agenti hanno accertato che il terzetto, tutti provenienti dalla provincia di Parma, aveva deciso di soggiornare in una struttura ricettiva di Marina Centro, dove è stato rintracciato il terzo componente della banda che, nel frattempo, aveva provato, invano, a mettersi in contatto telefonico con i suoi complici.

Da ulteriori accertamenti, i tre responsabili risultano tutti essere recidivi con a carico numerosi pregiudizi di Polizia. Al termine delle formalità di rito, i due maggiorenni, sono stati condotti presso la locale casa circondariale, mentre il minore presso il C.P.A. di Bologna, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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