Rubavano collanine agli anziani tra Rimini e Cesena: tre in arresto

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A Rimini la Polizia ha arrestato tre cittadini rumeni, in Italia senza fissa dimora, resisi responsabili di furto.

Alle ore 11,20 di ieri, a seguito di una segnalazione di furto con strappo di una catenina, avvenuto nella periferia di Rimini in zona Santa Giustina ai danni di un signore anziano, la Sala Operativa ha proceduto ad allertare tutte le pattuglie presenti nel territorio della provincia da Riccione a Bellaria per il rintraccio di un’auto utilizzata dai malviventi. Gli Agenti, prontamente impiegati nelle operazioni di ricerca, hanno individuato sulla SS16 Adriatica nel Comune di Riccione, un’autovettura conforme alla descrizione fornita dalla vittima. I Poliziotti hanno così fermato e controllato l’auto, trovando al suo interno tre giovani e un minore.

I tre, in evidente stato di agitazione, alla richiesta da parte degli operatori di motivare la loro presenza sul posto, si sono dimostrati strafottenti e con un atteggiamento evasivo.

Gli Agenti, appurando che sulla targa dell’auto ci fosse anche una nota di rintraccio inserita dalla stazione CC di Malalbergo e considerato l’atteggiamento degli occupanti, hanno proceduto all’identificazione e alla perquisizione veicolare del mezzo. I Poliziotti hanno trovato sotto la tappezzeria interna del tettuccio dell’auto, all’altezza del montante della portiera posteriore destra, tre involucri di colore bianco con all’interno tre collanine, un ciondolo e due paia di orecchini in oro giallo.

Gli Agenti, a seguito di   approfonditi accertamenti, hanno appurato che parte del maltolto fosse riconducibile agli eventi delittuosi denunciati nel corso della mattinata da due vittime anziane, una nella periferia Riminese e una nel Comune di Cesena. Nella stessa mattinata a Cesena era stato perpetrato un simile furto con strappo ai danni di un anziano ad opera di soggetti la cui descrizione corrispondeva a quella dei tre fermati, visti fuggire con lo stesso modello di auto.

Inoltre, dagli accertamenti è emerso che una delle giovani rumene fosse destinataria di una misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Casole D’Elsa nonché la stessa a Firenze è stata ritenuta responsabile di un furto con destrezza di un orologio d’oro del valore di 11.000 euro che trafugò alla vittima dopo avergli offerto prestazioni sessuali.

Tenuto conto degli elementi acquisiti e che la descrizione fornita dalle vittime fosse riconducibile ai fatti delittuosi accertati e che i soggetti a bordo dell’autovettura corrispondevano alle descrizioni fornite dalle vittime, gli agenti hanno provveduto a riconsegnare la refurtiva ai legittimi proprietari.

Informato il PM di Turno circa il fermo dei tre rei, il quale ne disponeva il trasferimento presso la Casa Circondariale di Forlì per le due donne e il minore, mentre per l’uomo presso la locale Casa Circondariale.

 

 

 

 

 

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