Riccione. Eseguiti due mandati d’arresto europeo e sequestrati 14 chili di cocaina

Alle prime luci dell’alba i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Rimini e Pesaro, alla presenza di personale della Polizia Giudiziaria Federale Belga, hanno dato esecuzione ad un provvedimento giudiziario emesso nell’ambito di un’articolata attività di cooperazione internazionale di polizia, finalizzata alla localizzazione di alcuni appartenenti ad un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

In particolare, i Carabinieri di Rimini hanno notificato un Mandato di Arresto Europeo (MAE) nei confronti di una coppia di nazionalità albanese, attualmente residente a Riccione mentre quelli di Pesaro hanno contemporaneamente effettuato una perquisizione presso l’abitazione dei genitori di uno degli odierni arrestati, residenti a Fano (PU).

L’attività, coordinata in Italia dalla Direzione Distrettuale Antimafia delle Procure di Bologna ed Ancona, è scattata a seguito dell’emissione di un MAE da parte dell’Autorità Giudiziaria Belga, titolare dell’inchiesta, che lo scorso dicembre ha visto la polizia giudiziaria federale di Halle-Vilvorde (nord-est di Bruxelles) smantellare una rete di trafficanti di cocaina con base a Grimbergen. Nell’occasione, a seguito di un omicidio tra albanesi commesso per una partita di droga scomparsa, erano state eseguite numerose perquisizioni tra Anversa, Bruxelles e nella circoscrizione giudiziaria di Halle-Vilvorde, che avevano portato all’arresto di 11 persone, 9 uomini e due donne e al sequestro di 20 kg di cocaina, denaro contante e veicoli. Altri soggetti, tra cui gli odierni arrestati, si erano invece resi irreperibili sul territorio belga e nei loro confronti era stato spiccato un mandato di cattura a livello europeo.

Le indagini avevano altresì consentito di ricostruire come l’organizzazione trasportava droga approvvigionata dalla Colombia, mediante l’utilizzo di nascondigli ricavati all’interno degli abitacoli in doppi fondi ingegnosamente realizzati.

Almeno sei i viaggi documentati dall’organo di polizia belga, intrapresi sempre sulle medesime rotte di distribuzione: dopo lo sbarco sulle coste di Andorra, infatti, lo stupefacente veniva distribuito nelle principali piazze di spaccio del Belgio ai referenti della mala albanese, per proseguire successivamente fino al territorio italiano dove veniva recapitato tra la Lombardia, la Romagna, il Pesarese e ancora fino alla Capitale.

Proprio alla guida di uno di questi veicoli si sarebbe posto M.E., il cittadino albanese che in compagnia della propria compagna T.A. e dei figli minori, simulando viaggi di famiglia, avrebbe effettuato numerosi trasposti dello stupefacente nelle località sopra indicate.

Uno di questi veicoli, una comunissima utilitaria, è stato ritrovato questa mattina regolarmente parcheggiato all’esterno dell’abitazione dell’indagato e solo dopo ore di accurate ricerche è stato scovato il doppiofondo realizzato al di sotto del sedile anteriore lato passeggero. Al suo interno i carabinieri di Riccione non hanno rinvenuto la droga, poiché verosimilmente già collocata sul mercato, mentre i colleghi pesaresi, supportati dalle unità cinofile dell’Arma, hanno trovato lo stesso modello di autovettura nel box dell’abitazione dei genitori di M.E., nel cui doppiofondo erano occultati 14 Kg di cocaina, giunta in Italia nel mese di dicembre.

Al termine delle operazioni odierne, i due arrestati sono stati accompagnati presso la Case Circondariali di Rimini e Forlì, ove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa delle procedure di estradizione.

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