Rimini. Intenso lavoro nella serata di Ferragosto per la Polizia di Stato: arrestate cinque persone

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Rimini ha arrestato un cittadino marocchino di 40 anni, irregolare sul territorio nazionale, per furto aggravato e ricettazione. Erano da poco passate le ore 15.00, quando giungeva una richiesta di intervento alla locale Sala Operativa, da parte di un cittadino che affermava che poco prima era stato commesso un furto in uno stabilimento balneare al confine tra i comuni di Rimini e di Bellaria – Igea Marina. Giunti prontamente nei pressi della struttura balneare, i poliziotti prendevano contatti con la vittima del reato il quale riferiva che un uomo, con fare fulmineo, gli asportava il proprio portafoglio custodito nel borsello appeso all’ombrellone, facendo perdere rapidamente le proprie tracce a bordo di una bicicletta. Pochi minuti dopo, nei pressi del lungomare San Salvador, veniva rintracciato un giovane, corrispondente esattamente alla descrizione della vittima, che veniva immediatamente bloccato. Il giovane, vistosi scoperto, spontaneamente consegnava agli agenti ciò che aveva sottratto poco prima. Dalla perquisizione del reo, si rinveniva anche un telefono cellulare di cui l’uomo non sapeva giustificarne la provenienza. L’uomo di 40 anni veniva arrestato per il reato di furto aggravato.

A Riccione erano quasi l’1 della notte quando un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Roma, qui aggregato, interveniva presso un bar di Riccione, poiché era giunta una segnalazione di un cittadino straniero che, in evidente stato psicofisico alterato, infastidiva i clienti. Giunti immediatamente sul posto, mentre accertavano la dinamica dei fatti, gli agenti individuavano l’uomo – un tunisino di 30 anni, irregolare sul territorio italiano, con precedenti di polizia – all’esterno del locale che, alla vista degli agenti si scagliava contro tra ingiurie e minacce. Con non poca fatica, gli agenti riuscivano a mettere in sicurezza lo straniero, che, una volta accompagnato in Questura per l’identificazione, veniva arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale in attesa del rito direttissimo previsto nella mattinata odierna. I due agenti intervenuti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.

A Rimini, alle prime ore della mattina, arrivava alla centrale operativa la segnalazione di un giovane, di presumibile origine nordafricana, che stava aggredendo il portiere di un albergo sito in zona Rivazzurra. Il portiere era intervenuto in difesa di una ragazza che l’uomo stava aggredendo. Sul posto, gli agenti venivano avvicinati da alcuni passanti che indicavano in un’area poco distante, alcuni giovani in strada che litigavano animatamente. Mentre si avvicinavano al gruppo in questione, composto da tre giovanissimi, i tre con atteggiamento spavaldo e violento, cominciavano ad inveire contro i poliziotti con frasi ingiuriose e minacce. Gli agenti invitavano il trio a mantenere la calma, ma quest’ultimi, incuranti della loro presenza, continuavano con il loro comportamento aggressivo colpendoli con calci e pugni. Con non poca fatica, i poliziotti riuscivano a mettere in sicurezza i tre giovani, un tunisino di 21 anni e due ragazze italiane di 20 e 21 anni, una delle quali era quella che, poco prima, era stata aggredita dal tunisino. Accompagnati in Questura, sono stati arrestati con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale in concorso. I due agenti intervenuti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni ciascuno.

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