Carabinieri di Novafeltria arrestano 32enne: picchiò la moglie incinta con un bastone

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Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri di Novafeltria sugli episodi di violenza maturati in ambito familiare, intervenendo in maniera ferma e tempestiva in tutti i casi previsti dalla legge n. 69/2019, nota come “Codice Rosso”, che mira a garantire maggiore tutela a tutte le vittime di violenza domestica e di genere.

In tale ambito, i Carabinieri della Compagnia di Novafeltria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Rimini nei confronti di uno straniero 32enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della coniuge connazionale.

L’indagine è partita dall’intervento effettuato dai Carabinieri di Novafeltria, nel decorso mese di febbraio, presso l’abitazione della coppia nel corso della quale la moglie riferiva di essere stata percossa dal marito. In quell’occasione la donna si era recata in Ospedale ove le erano state riscontrate delle policontusioni. Dopo quell’episodio la donna si era allontanata dal marito, denunciando ai Carabinieri della Stazione di Novafeltria tutte le vessazioni subite.

I successivi approfondimenti investigativi, basati sulla raccolta delle testimonianze dei vicini di casa e dei familiari della donna, hanno permesso di acquisire a carico dell’uomo gravi indizi di colpevolezza in merito al reato. Da quanto ricostruito dai militari, compatibilmente con la fase delle indagini preliminari, l’uomo, infatti, dagli inizi del 2021, avrebbe costretto la donna a subire continue vessazioni e maltrattamenti, sottoponendola, in maniera abituale, a una serie di violenze fisiche e verbali, percosse e minacce di morte, anche alla presenza della loro figlia minore. In ipotesi d’accusa, la donna era costretta a vivere in un regime concretamente vessatorio, schiaffeggiata ed ingiuriata con epiteti irripetibili ledenti la sua dignità. Un’escalation di comportamenti oppressivi che l’hanno portata, infine, a liberarsi raccontando tutto ai Carabinieri. I militari, a seguito di una speditiva indagine, di concerto con il magistrato della Procura titolare dell’indagine, hanno consolidato il quadro probatorio a carico dell’uomo. Il Gip, alla luce degli elementi raccolti, ha disposto la misura cautelare in carcere dell’indagato.

L’uomo è stato così rintracciato dai militari dell’Arma di Novafeltria e, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Rimini dove rimarrà in attesa del processo.

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