Crisi idrica, controlli del Gruppo Carabinieri Forestale sugli attingimenti abusivi d’acqua nel riminese

In seguito all’allarme sociale derivante dall’oggettiva crisi idrica che ha colpito anche la provincia riminese, il Gruppo Carabinieri Forestale, attraverso le sei stazioni dislocate sul territorio, ha recentemente intensificato i controlli nell’ambito della polizia idraulica a tutela degli ecosistemi fluviali e ripariali. Nello specifico sono stati attuati 30 accertamenti; di questi il 10% è risultato non conforme, essendo stato acclarato l’attingimento di acqua pubblica in assenza della propedeutica autorizzazione da parte degli organi preposti. Pertanto, in ottemperanza all’art. 17 del regio decreto n. 1775/93, gli agenti hanno proceduto alla contestazione di sanzioni amministrative per un importo compreso tra i 1.200 euro ed i 6.000 euro.

Accanto alla disciplina nazionale, si evidenzia che, ad oggi, numerosi comuni della provincia riminese hanno emanato proprie ordinanze, attraverso le quali hanno inteso ulteriormente regolamentare il corretto utilizzo dell’acqua, assoggettandolo a determinate condizioni e per specifiche finalità.

Ai fini della corretta informazione giova, infine, evidenziare che, soprattutto durante la corrente stagione estiva (straordinariamente caratterizzata dall’oggettiva e prolungata siccità), gli attingimenti abusivi posso generare rilevanti danni agli habitat fluviali e lacustri, con conseguente perdita della importantissima biodiversità caratterizzante il nostro territorio.

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