La terra trema in Romagna. Sciame sismico con epicentro Meldola, oltre una decina di scosse sentite anche nel Ravennate

La terra ha tremato mercoledì sera 13 luglio in Romagna e poi nel corso della notte del 14 luglio. Le scosse, anticipate in alcuni casi da un boato, sono state avvertite in modo nitido in tutta la provincia di Forlì-Cesena e anche nelle aree limitrofe del Ravennate. I movimenti tellurici sono stati di volta in volta registrati dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. Il più forte è stato di magnitudo 3.2 ed è stato seguito da altre piccole scosse (se ne contano almeno 13 nella notte). Per gli esperti si tratta di un sciame sismico con almeno una decina di scosse, l’ultima registrata alle 5.03 di giovedì mattina con magnitudo 2.3, sempre con epicentro a Meldola. Le precedenti a distanza di un’ora quasi esatta una dall’altra: alle 4.02 e alle 3.10 e ulteriori tre prima a distanza di pochi minuti. Al momento non si sono comunque registrati feriti o danni.

Naturalmente, spavento e preoccupazione tra i residenti. Tutte le scosse sono state avvertite da buona parte della popolazione, specialmente ai piani alti della abitazioni. Come si diceva non si segnalano danni, ma sono state molte le telefonate ricevute dai centrali dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine da parte di cittadini spaventati.

Le scosse sono cominciate all’ora di cena, verso le 20.36 quando si è registrato il primo evento sismico di magnitudo 3.1. Poco più di un minuto dopo la terra ha tremato ancora. Una terza scossa, di 3.2 della scala Richter c’è stata intorno alle 20.52. E poi ancora altri movimenti in successione che hanno destato paura tra la cittadinanza di Meldola ma anche a Forlì, Forlimpopoli, Cesena e Faenza. In successione le scosse sono state registrate poi anche alle 21.27, alle 21.51, e ancora alle 22.43 e 22.48, per poi tornare nella notte, l’ultima intorno alle 7.41 della mattina.