Ottobre bollente in Romagna: temperature notturne sopra i 20° a Rimini, massime sopra i 27° nel ravennate

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Continuano le temperature estive, nonostante il mese di ottobre avanzato. In tutta la Romagna è caldo “tropicale”, come scrive il meteorologo Pierluigi Randi sui social, riferendosi ai dati di sabato 22: “A Rimini prima notte tropicale nella terza decade di ottobre della serie storica di Rimini Urbana (ARPAE) con una temperatura minima di 20,2°C, ovvero un valore da piena estate. Avere una notte tropicale da queste parti, sia pure in ambiente urbano, nella terza decade di ottobre è da reparto neurologico”.

“Saltati i record di temperatura minima più elevata della terza decade di ottobre a Cesena urbana (18,3°C); Cesenatico (19,1°C); Mulazzano (18,7°C); San Cassiano (colline faentine, 19,5°C); uguagliato quello di Forlì urbana (17,0°C) – aggiunge -. Divelti i record di temperatura massima assoluta della terza decade di ottobre ad Alfonsine (26,8°C); Voltana (26,6°C); Lavezzola (27,3°C); S. Agata sul Santerno (27,5°C); S. P. in Vincoli (27,4°C); Vergiano (26,1°C); tutte stazioni del ravennate salvo l’ultima che è nel riminese”.

“Nota a margine per gli addetti ai lavori – spiega -: le temperature massime di ieri (sabato, n.d.r.) sono coincise con valori di temperatura di rugiada sui 18°C abbondanti (non so se mi spiego, con valori sotto i 15°C di dew point, non impossibili anche se siamo in autunno avanzato, si sarebbero passati i 30°C in carrozza), vedere la linea verde nel grafico della stazione urbana di Bagnacavallo (RA).
Mi pare che basti e avanzi, e tranquilli che non è ancora finita….”.

grafico meteo

A chi gli chiede poi, quanto durerà ancora questo straordinario estremo meteorologico ottobrino, il meteorologo risponde: “la prossima settimana si replica. Anomalie termiche fino a +10/+12°C tra Francia e Germania; sul nord Italia ci “accontenteremo” di anomalie sui +6/+8°C. Anche l’anomalia di geopotenziale sul piano isobarico di 500 hPa non scherza”.

“Si veleggia verso l’ottobre più caldo da quando esistono le rilevazioni, scalzando, in Romagna, quello del 1966 (+2,7°C di anomalia), ultimo mese di un’epoca ormai remota che resisteva nella graduatoria dei più caldi”, chiude Randi.

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