Si potenziano i servizi di sicurezza nel centro storico di Rimini

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Nella mattinata di giovedì 3 novembre, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Giuseppe Forlenza con la partecipazione dei vertici provinciale delle Forze dell’Ordine, del Sindaco di Rimini – accompagnato dall’Assessore alla Sicurezza e dal Comandante della Polizia Municipale – e del Col. Guido Orsolini Orsolini, Comandante del Raggruppamento “Emilia Romagna” attivo nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure.

L’incontro è stato l’occasione per un approfondito esame e per un aggiornato punto di situazione sull’ordine e la sicurezza pubblica nel capoluogo, anche alla luce dei recenti fatti verificatisi lo scorso week end nel centro storico, ai fini di una più articolata e mirata pianificazione dei servizi di vigilanza e di controllo. In particolare sarà ulteriormente potenziata la presenza delle Forze dell’Ordine nelle aree ove si registra una maggiore concentrazione di giovani, soprattutto nelle sere e nelle notti dei fine settimana, attraverso una consistente presenza di pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che impiegheranno anche personale in borghese.

La Guardia di Finanza, per i profili di specifica competenza, intensificherà l’attuazione del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti, sia sul fronte merceologico che su quello degli stupefacenti. Importante anche il contributo assicurato dalla Polizia Municipale del capoluogo con personale in fascia serale/notturna e interventi della polizia amministrativa, peraltro già avviati.

È stata disposta, altresì, la rimodulazione dell’impiego di unità di militari i quali, pur continuando con il presidio alla stazione ferroviaria del capoluogo, garantiranno – grazie ai rinforzi – la loro presenza con un’aliquota anche nella locale Piazza Cavour. Rafforzata, inoltre, l’attività info-investigativa che consentirà una efficace azione sia in fase di prevenzione che di individuazione di eventuali responsabilità per condotte illecite.

Il Prefetto, appellandosi ai principi più volte espressi sulla sicurezza partecipata e sussidiaria, ha anche auspicato che la tutela di un bene comune così diffusamente desiderato, qual è quello della sicurezza, avvenga anche mediante una convinta condivisione di azioni efficaci da parte di tutti quei soggetti – anche privati – che possono proporsi con un fattivo impegno a beneficio della comunità in cui operano.

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