Maltempo Rimini. Il CCS si è riunito di nuovo: restano evacuate 42 persone. Livelli dei fiumi entro le soglie di sicurezza

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Alle ore 13,00 di oggi 18 maggio si è nuovamente riunito, in composizione plenaria, il Centro di Coordinamento Soccorso (CCS), convocato dal Prefetto Rosa Maria Padovano, in raccordo con il responsabile dell’Ufficio di Rimini dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, alla presenza dei Sindaci del territorio riminese, di rappresentanti dell’Azienda Sanitaria e di enti gestori dei Servizi essenziali. Nel corso dell’incontro sono proseguite le attività di coordinamento necessarie al superamento della fase emergenziale.

Le intense piogge, con cumuli nelle 48 ore fino a 180 mm, hanno comportato un rapido incremento delle portate dei corsi d’acqua con superamento delle soglie di livello 3 (massimo), con conseguenti rilevanti criticità alla rete idrografica secondaria e di drenaggio urbano che hanno prodotto diffusi allagamenti, in modo particolare nei comuni della fascia costiera. Le copiose precipitazioni hanno determinato anche severe e diffuse condizioni di dissesto idrogeologico, che hanno compromesso la viabilità locale e provinciale e isolato abitazioni e nuclei insediativi sia in Valmarecchia che in Valconca.

L’allerta meteo-idrogeologica n. 64/2023 emessa in data odierna, a fronte della quasi totale cessazione degli eventi atmosferici, prevede a causa dei  diffusi danneggiamenti verificatisi sul territorio, un codice colore arancione e rosso per criticità idraulica ed idrogeologica per le macroaree A e B in cui ricade il territorio riminese.

Con il rientro dei livelli dei fiumi entro le soglie di sicurezza, è stato possibile procedere alla riapertura dei ponti per i quali, in corso di evento, era stata disposta la chiusura precauzionale; restano invece ancora chiuse diverse strade provinciali e comunali, con significative ripercussioni sulla viabilità locale nella parte montana del territorio.

A causa dei movimenti franosi e dell’interruzione della viabilità, restano evacuate 42 persone, di cui 2 assistiti in centri di accoglienza,  i restanti  ospitati presso amici e parenti. Encomiabile lo sforzo profuso dalle Forze dell’Ordine, dai Vigili del Fuoco, dai Sindaci e dal volontariato di protezione civile.

Dall’inizio degli eventi le richieste di intervento gestite dal Coordinamento Provinciale del Volontariato sono state oltre 300, in prevalenza per ripristino a seguito di allagamenti. Ai volontari del Coordinamento provinciale, si è aggiunta la Colonna Mobile della Regione Veneto, quella della Provincia di Parma e i volontari dei vigili del fuoco della Provincia di Trento, con un coinvolgimento complessivo di oltre 200 volontari.

Al fine di agevolare il rientro alla normalità, il personale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile sta provvedendo alle verifiche sui corsi d’acqua, predisponendo, laddove necessario, gli interventi di ripristino e messa in sicurezza, nonché alle attività di supporto tecnico ed operativo agli enti locali per la gestione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, garantendo la gestione delle segnalazioni mediante la sala operativa territoriale.

Una mobilitazione generale, quindi, di tutti gli attori del sistema di protezione civile che ha consentito di affrontare egregiamente l’emergenza e consentirà di procedere ad un graduale ritorno alla normalità.

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