Riccione. Piazzale Ceccarini e i giardini Montanari inclusi nel progetto del “Giardino urbano”

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L’amministrazione comunale di Riccione, con delibera di giunta del 3 aprile, ha deciso di procedere con il documento di fattibilità delle alternative progettuali per la riqualificazione di piazzale Ceccarini e dei Giardini Montanari.

Il documento rappresenta il primo step di analisi delle soluzioni progettuali migliori, in termini di costi e benefici, del progetto, tenendo conto del contesto ambientale, architettonico, socio-economico e finanziario in cui deve essere sviluppato. “La riqualificazione di piazzale Ceccarini e dei Giardini Montanari si inserirà in una visione d’insieme unitaria che interesserà anche viale Ceccarini e i viali della centro città in un progetto di rigenerazione urbana che si ispira ai principi della sostenibilità, dell’accessibilità e dell’inclusività”, argomenta l’assessore all’Urbanistica del Comune di Riccione Christian Andruccioli.

Il progetto di riqualificazione di viale Ceccarini e del cuore della città è stato già oggetto dello studio di fattibilità, approvato dall’amministrazione comunale lo scorso dicembre, che di fatto trasformerà il centro in un “Giardino urbano”. Il progetto, proposto dall’architetto Andrea Matteoni, sposa la memoria della “Città Giardino” con la filosofia green dell’amministrazione comunale Angelini. “In questa ottica – aggiunge l’assessore Andruccioli – si dovrà inserire e sviluppare lo studio di fattibilità progettuale che interesserà un altro punto strategico del centro città rappresentato da piazzale Ceccarini e dai Giardini Montanari. I progetti si svilupperanno secondo una logica di equilibrio tra la rigenerazione urbana in chiave green sostenibile e lo sviluppo turistico, commerciale e socio-economico di questa importante porzione della città”.

I miglioramenti per l’ambiente

In coerenza con gli obiettivi di migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’isola di calore, garantire un uso sostenibile delle risorse idriche, lo studio dovrà proporre soluzioni nature-based e interventi di desealing-depaving. Dovrà essere posta particolare attenzione, nella progettazione del verde, agli effetti combinati dell’ombra e dell’evapotraspirazione sulla regolazione microclimatica. “Come in tutti gli interventi di rigenerazione urbana che stiamo predisponendo – specifica Andruccioli – verrà richiesto di utilizzare soluzioni di gestione sostenibili SuDS (Sustainable urban Drainage Systems) per il rallentamento dei deflussi superficiali delle acque garantendo un ciclo delle acque meteoriche urbane il più possibile sostenibile e circolare e lo sviluppo di soluzioni nature based (NBS) per elevare i requisiti ambientali e prestazionali dell’ intervento”.

Lo studio di fattibilità che interesserà piazzale Ceccarini e le zone limitrofe dovrà anche tenere conto della sua posizione strategica a ridosso dei principali assi commerciali e turistici della città e del suo valore storico e architettonico. Il piazzale rappresenta infatti, con il suo Palazzo del Turismo, la storia turistica stessa di Riccione. Il Palazzo, costruito nel 1938 su progetto del riminese Gogliardo Ossani, è considerato la prima struttura sull’Adriatico realizzata per la promozione turistica e l’intrattenimento.

Il valore storico e identitario

Il progetto dovrà tenere conto di questo importante valore storico e identitario per sviluppare una visione d’insieme che possa consentire all’intera area di poter ospitare eventi, iniziative, installazioni e spettacoli e diventare lo sfondo scenografico che rende sempre più attrattiva e multiforme la città e rilanciare, contestualmente, le attività commerciali.

Tra gli obiettivi della futura progettualità resta preponderante infatti il rilancio del commercio che non può prescindere dalla riqualificazione urbana degli assi principali della città, priorità emersa anche dal convegno promosso dal Comune di Riccione su “Commercio: un’economia in trasformazione” tenutosi martedì scorso al Palazzo del Turismo.

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