Mascia Bandini (FITA E-R): niente quota fissa 2021 per compagnie iscritte nel 2020, e dialogo con istituzioni e territorio

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L’abbuono della quota fissa per il 2021 a tutte le compagnie iscritte o che si iscriveranno nel corso del 2020 e l’invito alla Siae a individuare un’azione comune per sostenere la ripresa del settore, già con alcune proposte sul tavolo dalle quali iniziare a dialogare. Queste le due iniziative più recenti che la Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), leader del settore in Italia con circa 1500 gruppi artistici aderenti, ha messo sul tappeto in favore dei propri tesserati, attivi in un ambito – quello dello spettacolo dal vivo – tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria in atto nel Paese.

“In questo momento di incertezza – commenta Mascia Bandini, presidente Comitato regionale Emilia-Romagna della Federazione Italiana Teatro Amatori – la nostra Federazione ha scelto senza esitazioni la strada della concretezza, offrendo aiuti tangibili alle proprie compagnie e impegnandosi a creare le condizioni migliori affinché, nel territorio, il teatro amatoriale possa riprendere a svolgere appieno il suo essenziale ruolo culturale e sociale”.

Per quanto riguarda il bonus, Bandini sottolinea come la decisione presa dal Direttivo e dal Consiglio Federale FITA sia impegnativa per la Federazione, che vive proprio grazie alle iscrizioni: “Per la nostra organizzazione – precisa la presidente – significherà un mancato introito nel 2021 stimato in circa 130.000 euro, cifra che rappresenta gran parte delle entrate. Ma in questo momento le parole non possono bastare: le nostre compagnie hanno bisogno di incoraggiamento e sostegno reale ed è ciò che abbiamo voluto dare loro con questa decisione”.

Ma anche sul fronte della rappresentanza, FITA è in prima linea: “In questi giorni – ricorda Bandini – abbiamo scritto alla SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, invitandola a individuare un’azione comune volta a favorire, quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, la ripresa delle attività teatrali: in particolare, abbiamo chiesto di dialogare sulla possibile riduzione dei compensi minimi previsti per le rappresentazioni teatrali e su un sostegno alle compagnie amatoriali finanziato con la quota dei diritti d’autore di spettanza SIAE. Intanto – conclude la presidente di FITA Emilia-Romagna – ci stiamo attivando anche con le istituzioni locali a tutti i livelli, perché sostengano opportunamente, nella ripresa, quella scena amatoriale che da sempre è un’alleata preziosa nella diffusione della cultura teatrale, soprattutto grazie alla varietà della sua proposta e alla capillare diffusione nel territorio”.

 

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