Palumbo firma il manifesto di Cartoon Club 2021

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È Ramarro, il super eroe di Palumbo il protagonista del manifesto della trentasettesima edizione di Cartoon Club festival internazionale del cinema d’animazione, del fumetto e dei games che come tema dell’edizione 2021 ha scelto la salvaguardia del pianeta.

“I linguaggi del cinema d’animazione e del fumetto hanno la capacità di arrivare diritti e incisivi al cuore dello spettatore e del lettore – spiega Sabrina Zanetti, direttrice artistica di Cartoon Club –  sono inoltre in  grado di lanciare messaggi di denuncia, di riflessione e di confronto e allo stesso tempo di speranza, per invitare le persone a rispettare, valorizzare e proteggere l’ambiente, diffondere la cultura della sostenibilità per realizzare un cambiamento culturale anche in base agli obiettivi dell’Agenda 2030”

Con questi presupposti, il Festival affida l’immagine istituzionale della sua XXXVII edizione al talento e alla creatività di Giuseppe Palumbo. Tra gli artisti più conosciuti e apprezzati da critica e pubblico del panorama italiano, Palumbo pubblica le sue opere fin dal 1986 per riviste come “Frigidaire” e “Cyborg” ed è su queste pagine che appare Ramarro, il suo supereroe masochista, un personaggio fuori dagli schemi, poetico e bizzarro, figlio della realtà sociale, politica, artistica ed estetica degli anni ’80 e di una generazione che perdendo le radici e certezze delle precedenti, si avviava sulla strada della disillusione e del nichilismo.

Cartoon Club 2021

È dunque Ramarro il protagonista dell’Affiche 2021: nella sua ricerca del dolore e dell’autodistruzione, il personaggio trova la sua reazione a un mondo sempre meno a misura di uomo e sempre meno comprensibile e per questo a nostro avviso portatore di un contenuto di un’attualità strabiliante.

Il risultato è un manifesto dinamico, affascinante, dove un vento quasi palpabile divide le nuvole in cielo per lasciare spazio al volo esplosivo ed irriverente di Ramarro che sfreccia lontano dalla terra a cavallo di un’enorme bottiglia di plastica.

L’artista Palumbo è riuscito ad unire magistralmente nello spazio di un’immagine tre elementi fondamentali: il concetto dell’eliminazione della plastica dal pianeta, trasportandola con sé fuori dal mondo, con tutto il suo carico di inquinamento, citando appunto il grande problema ecologico contemporaneo;  la rappresentazione del luogo identitario del Festival, con la ripresa onirica e visionaria di una Rimini marina, che mostra proprio il luogo dove si svolge la manifestazione ma lo rappresenta come in un sogno, imperfetto eppure in qualche modo reale. Il personaggio immortale di Ramarro, che indossando un abbigliamento che ricorda Tex uno dei miti più amati dagli italiani, cavalca una bottiglia di plastica e compie un gesto inconfondibile di cui si sente il suono, citando il memorabile Dottor Stranamore di Stanley Kubrick. Cercando di fare ciò che è nella sua cattiva natura, ma che in questa occasione possiamo interpretare con altre interessanti valenze.

“Siamo certi che Il manifesto 2021 sarà amato dal pubblico, perfetta sintesi di un’edizione del festival che è un segnale tangibile di speranza nella traiettoria di una sostenibilità che va costruita giorno dopo giorno. Anche tra i fumetti, i cartoon e le pellicole cinematografiche” conclude Sabrina Zanetti

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