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Aumentano gli investimenti nel trading online: effetto Coronavirus?

Valutando i numeri del trading online registrati nel corso del 2020 si nota un netto aumento degli investitori ed anche del numero di transazioni effettuate complessivamente rispetto all’anno precedente. Tanti risparmiatori durante i mesi di restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus si sono interessati al settore degli investimenti ed hanno iniziato ad informarsi sul trading digitale e sui vari asset che si possono scambiare sulle piattaforme online.

Sono aumentati anche gli utenti che si stanno avvicinando al mondo del trading online e, per capire come imparare a investire è importante seguire i consigli e i suggerimenti di esperti del settore, come quelli di Investingoal.it. L’interesse è cresciuto perché i risparmiatori ed i piccoli investitori si sono resi conto della semplicità nella gestione delle posizioni finanziarie e della possibilità di operare sui mercati con delle commissioni ridotte rispetto a quelle applicate dagli istituti bancari e dalle tradizionali società di investimento.

Come fare trading in modo sicuro

I nuovi investitori che si sono iscritti alle piattaforme di investimento online durante questo periodo di limitazione degli spostamenti si sono trovati di fronte ad un settore variegato e per certi versi complesso. Prima ancora di capire quali sono le strategie migliori per poter ottimizzare le operazioni finanziarie è necessario informarsi su come fare trading in modo sicuro.

Con sicurezza non si intende la certezza di ottenere dei profitti con le proprie posizioni finanziarie, ma si fa riferimento alla sicurezza del broker online. Per questo motivo si consiglia di prendere in considerazione solo quelle piattaforme che possono vantare l’autorizzazione della Consob, la quale si occupa di valutare tutti i broker che si propongono sul mercato italiano, accertando che essi rispettino la normativa vigente e gli standard di sicurezza imposti.

E’ bene diffidare dai broker con sede all’estero che propongono bonus elevati e che non hanno ricevuto l’autorizzazione della Consob. Queste piattaforme vengono oscurate in Italia, ma alcuni clienti usano degli stratagemmi per accedervi comunque, credendo di essere furbi e di fare una cosa vantaggiosa, senza considerare l’elevato rischio che da un giorno all’altro il broker chiuda senza restituire il capitale depositato.

Imparare a gestire il proprio capitale

L’aumento del numero di clienti e degli investimenti ha portato all’ingresso nel mondo del trading di persone non abituate a gestire posizioni finanziarie. Se da un lato questa tipologia di investimento può offrire ad alcuni una valida opportunità di guadagno, dall’altro rappresenta anche un rischio a cui si espone il proprio capitale, soprattutto se non si impara a gestirlo nella maniera corretta.

Il punto di partenza per chi vuole provare a generare dei profitti è quindi apprendere come gestire il capitale, avvalendosi anche degli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme. Due importantissimi strumenti sono lo stop loss ed il take profit: entrambi questi strumenti portano ad una chiusura automatica delle operazioni finanziarie, nel primo caso quando si raggiunge la perdita massima che si è disposti a sopportare, nel secondo caso quando si raggiunge il profitto desiderato.

Per la gestione del capitale è fondamentale anche stabilire fin dall’inizio una strategia di trading da seguire. Chi opera senza alcuna strategia non sa quando entrare nel mercato e quando chiudere la posizione finanziaria, ma si affida di volta in volta a delle valutazioni fatte sul momento ed aumenta anche il rischio che le emozioni influiscano eccessivamente.

I migliori investitori definiscono invece fin da subito quali sono gli obiettivi che vogliono raggiungere e rispettano la strategia che hanno scelto, anche quando hanno la sensazione ad esempio che ritardando l’uscita dal mercato potrebbero generare un profitto maggiore. In questo modo i traders professionisti riescono a ridurre gli errori e ad abbassare il rischio a cui inevitabilmente espongono il loro capitale.

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