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Borsa e investimenti: quali previsioni per i mercati finanziari? Il punto degli esperti

In questi giorni l’attenzione di tutti è ovviamente rivolta sulla guerra tra Russia e Ucraina: il conflitto va avanti da più di un mese e pare che i negoziati non stiano portando a risultati concreti immediati. È un vero e proprio dramma che ha ricadute pesanti anche nel mondo economico e finanziario, con effetti in Borsa e sugli investimenti di grandi e piccoli operatori. Lo scoppio della guerra è stato un ulteriore shock in una situazione già molto complessa.

Dopo più di due anni il coronavirus continua a condizionare la vita delle persone e da diversi mesi l’inflazione corre a ritmi che non si vedevano da decine di anni. Paure e timori portano incertezza sui mercati finanziari, dove si traducono in estrema volatilità. Tra chi vuole mettere i sui capitali al riparo e chi vuole speculare sulle continue variazioni dei prezzi, tutti sono interessati alla previsioni degli esperti per quanto riguarda il prossimo futuro.

Come prepararsi all’ingresso sui mercati finanziari

Gli importanti progressi tecnologici hanno reso l’accesso ai mercati molto più semplice rispetto a qualche anno fa. Le piattaforme di negoziazione sono sempre più intuitive e stabili, possono essere usate sia da computer che da smartphone e per iniziare ad investire basta un capitale di pochi euro. Praticamente oggi chiunque ha la possibilità giocare in borsa. Ovviamente per riuscire ad ottenere dei risultati, soprattutto in contesti complicati come quello attuale, bisogna avere le giuste competenze.

Per acquisirle è possibile rivolgersi a siti specializzati come, ad esempio, www.giocareinborsa.net che mette a disposizione dell’aspirante trader tutte le informazioni necessarie per avvicinarsi con consapevolezza al mondo degli investimenti online. Tra le sue pagine è possibile trovare le guide per chi parte da zero, gli approfondimenti sugli asset più interessanti come le azioni e le criptovalute e le recensioni delle migliori piattaforme. Purtroppo, molti utenti poco esperti commettono l’errore di sottovalutare l’importanza della scelta del giusto broker.

La situazione attuale in borsa

Il 2022 dei mercati finanziari si sta rivelando molto più complicato di quanto si potesse pensare alla fine dell’anno scorso. In quei giorni gli esperti consigliavano di puntare sull’azionariato, in particolar modo su quello europeo, visto che nel Vecchio Continente la ripresa economica era leggermente indietro rispetto agli Stati Uniti e quindi c’era un maggiore margine di crescita. Lo scoppio della guerra ha completamente stravolto lo scenario.

Ovviamente il mercato azionario europeo, a parte alcune eccezioni, ha perso un po’ di attrattività, vista la grande vicinanza alle zone del conflitto ed alle più alte probabilità di un coinvolgimento diretto. Nei giorni immediatamente successivi all’invasione dell’Ucraina i mercati, dopo un inevitabile shock, sembravano aver reagito bene, ma con il passare del tempo la fiducia sui negoziati è andata un po’ scemando.

L’effetto più evidente in borsa è stato l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il petrolio dall’inizio dell’anno ha subito un rincaro superiore al 30%. Il peso della Russia in questo settore si fa sentire eccome (il 40% dell’energia consumata nell’Unione Europea proviene proprio dalla Russia) e trovare un nuovo equilibrio rivolgendosi ad altri paesi esportatori non è affatto facile. Anche perché i grandi esportatori nella maggior parte dei casi non sono proprio grandi amici del “mondo occidentale”.

Le previsioni degli esperti: i possibili scenari

Quindi cosa dobbiamo aspettarci? Anche gli analisti sono in difficoltà, perché non è facile prevedere come si evolverà la situazione. Un arrivo rapido al cessate il fuoco potrebbe ridare slancio ai mercati, con le azioni ed i titoli value ciclici che tornerebbero a fornire ottime performance. Questo scenario, che sarebbe quello che tutti vorrebbero, appare al momento difficile da raggiungere.

Nel caso in cui il conflitto continui, trasformandosi in una guerra di logoramento, i mercati ne risentirebbero fortemente, l’Europa andrebbe incontro ad una lieve recessione, mentre negli States l’economia rallenterebbe; le migliori performance verrebbero registrate dalle materie prime. Nel malaugurato caso in cui la situazione dovesse precipitare, con un maggiore coinvolgimento di USA ed Europa, si entrerebbe in una recessione globale, con forti ribassi sui titoli azionari e rialzi su asset sicuri come oro, obbligazioni a lungo termine e franco svizzero.

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