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Brexit, andamento della sterlina e plus500

Un dibattito infinito quello in seno alla Gran Bretagna: dal fatidico referendum nessuna decisione è stata presa e nel frattempo i mercati continuano a reagire negativamente.

Nel mentre l’Inghilterra si appresta alle nuove elezioni politiche, coronamento di una crisi parlamentare senza precedenti che si protrae ormai da anni, infatti, i dati che vengono da Bruxelles non sono affatto rosei circa il futuro.

Boris Jhonson: il Trump d’Inghilterra

Non sono soltanto l’uso sconsiderato dei Social e il poco riguardo che il Premier inglese ha dimostrato avere per le regole a promuovere il paragone. Non è solo nemmeno la chioma bionda, chiaramente frutto di un’operazione di poco gusto presso i tanti centri estetici della Londra per bene.

Le motivazioni dietro un simile paragone si radicano nella profonda ignoranza circa il funzionamento dei mercati finanziari contemporanei: una politica sconsiderata che non tiene conto del massimo valore per il mantenimento del sistema economico globale, e di conseguenza dell’intero sistema sociale, ovvero la libera circolazione di merci e denaro.

Una politica, quella di Jhonson, che radicalizza le differenze e punta, ancora una volta, all’individuazione di un nemico comune negli immigrati. Caso voglia che stavolta gli immigrati non siano tanto sfollati e superstiti dei disastri di ingegneria sociale e politica in portati avanti in terra africana quanto, piuttosto, gli stessi europei.

L’alta domanda del mercato del lavoro inglese aveva portato ad un produttivo scambio tra il paese e il resto d’Europa, specialmente in una delle aree più a rischio nei prossimi anni, quella del settore sanitario, con il mondo che già fronteggia una grave crisi: la domanda di camici bianchi, difatti, supera di almeno tre volte l’attuale disponibilità!

Brexit: ripercussioni sui mercati

La crisi della Brexit, con ormai l’uscita dell’Inghilterra che sembra pronta ad avvenire in qualsiasi momento, porta con sé gravissime ripercussioni per l’Eurozona, andando ad accentuare una crisi che già è presente: rallentamenti della crescita del PIL che nel 2020 rischiano di aumentare e portarsi prossime allo zero.

Il congelamento dei rapporti commerciali con l’Inghilterra che, uscendo dall’Eurozona rinuncerebbe non solo alle agevolazioni commerciali dell’Unione ma provocherebbe danni economici anche agli altri paesi, potrebbe portare a risultati inaspettati per quel che riguarda non solo il mercato azionario ma anche e soprattutto a quello delle valute.

Le prestazioni della sterlina

A risentirne maggiormente al momento sono le prestazioni della sterlina sul mercato valutario: se da un lato il pound britannico (GBP) mantiene un comportamento relativamente stabile nei confronti del dollaro, avvantaggiato dalle momentanee buone prestazioni di quello e dalla vicinanza degli USA al momento di crisi, le prestazioni della coppia EUR/GBP sono di tutt’altra natura.

È dal giorno del referendum, infatti, che la sterlina non riesce a recuperare le vecchie prestazioni nei confronti della moneta unica, con i tassi di cambio che non fanno che avvantaggiare quest’ultima.

Gli investitori possono dire addio ai giorni in cui la coppia EUR/GBP viaggiava intorno a quota 0.69: dal 2016, infatti, la sterlina non riesce a scendere sotto la quota 0.85 in rapporto all’euro, e gli sviluppi altalenanti degli ultimi tempi, non riescono a dar ragione a chi vorrebbe conferire fiducia al titolo.

Investire su EUR/GBP: Plus500

Gli investitori desiderosi di dedicare il proprio tempo alla coppia EUR/GBP troveranno enorme difficoltà nel farlo: da tempo orami si tratta di un titolo che non invoglia a realizzare investimenti sul lungo termine.

Caratterizzata da un’elevata volatilità, la coppia si presta per lo più a sessioni di trading intra-day, cosa che ha fatto la fortuna di Plus500, una delle piattaforme migliori per realizzare investimenti rapidi e mirati.

Come è possibile evincere dalla recensione di Plus500, infatti, sono proprio gli indicatori di trading che la piattaforma mette a disposizione agli utenti a permettere di realizzare investimenti fulminei sul titolo, traendo vantaggio dalle numerose e cospicue oscillazioni cui il titolo sembra essere condannato da tempo.

Nell’attesa che la situazione possa stabilizzarsi, tanto in bene quanto in peggio, almeno investendo con Plus500 si può ottenere qualche piccola soddisfazione di contro alla situazione allo scatafascio.

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