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Cosa fare dopo aver scritto un libro: guida essenziale per autori esordienti 

Ho scritto un libro e ora? Il dubbio è di quelli più comuni tra gli autori emergenti che, dopo aver finalmente messo fine alla stesura del proprio romanzo o del proprio saggio, possono non avere un’idea ben chiara di quale sia la strada migliore da intraprendere perché lo stesso finisca davvero sugli scaffali di una libreria o sia acquistabile online. Ecco, allora, qualche consiglio su cosa fare dopo aver scritto un libro. 

Dall’autopubblicazione al contatto con le agenzie: cosa fare dopo aver scritto un libro 

L’errore da evitare a tutti i costi è aver fretta di pubblicare: la smania di vedere il proprio libro tra le proposte della libreria di quartiere o nella selezione delle novità delle principali librerie online può portare a fare valutazioni sbagliate, come soprattutto pagare la casa editrice per la pubblicazione o accettare contratti che prevedono l’acquisto da parte dell’autore di un numero – in genere cospicuo – di copie. Prendersi del tempo aiuta invece a valutare con attenzione i più diversi aspetti, incluso per esempio se non sia il caso di rivolgersi a qualcuno che si occupi di traduzione di libri per case editrici se per il soggetto scelto è più probabile che il proprio libro venda all’estero o presso un pubblico che non parla italiano. 

Tra cosa fare dopo aver scritto un libro c’è, in altre parole, avere una buona strategia editoriale. Che potrebbe essere, per esempio, quella di partire con il self-publishing. Esistono ormai un gran numero di piattaforme per l’autopubblicazione che offrono agli scrittori esordienti una serie di vantaggi non indifferenti: dal supporto tecnico per le fasi di editing, impaginazione e progettazione grafica del libro a un’audience più selezionata di quella di una libreria generalista e fatta cioè di lettori che non disdegnano le opere prime. Il successo che il proprio libro ha avuto in versione self-publishing è moneta spendibile, per altro, quando si tratterà di convincere le case editrici: molti successi letterari sono nati così. 

Sia che si decida di provare prima l’autopubblicazione e di passare solo in una seconda fase all’editoria tradizionale e sia che invece si voglia proporre il proprio libro direttamente a una casa editrice tradizionale, la ricerca della giusta casa editrice è una fase delicata e che dovrebbe impiegare buona parte delle giornate dell’autore esordiente. Ci sono infatti case editrici specializzate proprio in prime opere, oltre che naturalmente in generi e sottogeneri differenti, e rivolgervisi potrebbe essere la via più facile perché il proprio libro venga pubblicato: se c’è una cosa da tenere in mente è del resto che, anche per via della crisi del settore, avviene ormai solo raramente che le big dell’editoria puntino tutto sull’opera prima di un autore sconosciuto. Essenziale è anche per questo lavorare in anticipo, anche a stesura non ultimata, a costruire una rete di contatti in campo editoriale: non solo gli addetti ai lavori saranno un’ottima fonte di spunti e consigli utili per il proprio libro ma potrebbero essere d’aiuto quando si tratterà di scegliere l’editore. Naturalmente per assicurarsi un servizio dedicato e per poter essere seguiti passo passi l’alternativa migliore rimane rivolgersi a un’agenzia ad hoc o a chi offra servizi editoriali professionali. 

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