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Guardare al libero mercato per tagliare il costo delle bollette di gas e luce

La costante ricerca di come risparmiare sulle bollette oggi come oggi non è prerogativa solo del privato, ma anche delle piccole e grandi aziende, delle amministrazioni pubbliche, dei professionisti. Tutti in fondo hanno ogni vantaggio nel pagare meno: chi per non alleggerire troppo le proprie tasche, chi per avere più budget da investire in altro.

Il miglior modo per tagliare il costo medio bolletta luce e gas è di sicuro quello di armarsi di un po’ di pazienza per fare un confronto fra le varie offerte dei fornitori. Un tempo i fornitori di gas e luce si contavano sulle dita di una mano, ma oggi invece queste aziende sono molte di più. È per questo che la scelta e la ricerca del risparmio si è complicata.

Un grande divario che si trova oggi e con il quale bisogna di solito presto fare i conti è il confronto fra le aziende del libero mercato dell’energia elettrica e del gas e i fornitori del cosiddetto “Servizio di Maggior Tutela”, cioè i fornitori gestiti dall’autorità. Cos’è meglio? Non tutti hanno diritto di aderire a quest’ultima tipologia di fornitore, ma molto spesso anche chi può farlo sceglie la prima opzione, per poter usufruire di offerte vantaggiose come questa: https://heracomm.gruppohera.it/business.

Libero mercato vs fornitori tradizionali

Chi ne ha diritto e non sceglie un fornitore del libero mercato vuol dire che ha optato per il servizio di tutela, un fornitore cioè di energia e gas sotto controllo dell’autorità. Si può trattare di clienti privati domestici, imprese con determinati particolari requisiti (allacciamento a bassa tensione, meno di 50 dipendenti, fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro), condomini, enti pubblici. Molto spesso però come anticipato anche chi ne ha diritto sceglie il libero mercato. Perché? Perché è indubbiamente più vantaggioso in termini economici, ma non solo questi.

Quello che non cambia in ogni caso

Sia con i fornitori “tradizionali” che con quelli del servizio di maggior tutela l’utente riceve energia elettrica e gas da utilizzare le sue esigenze. Questi vengono gestiti ad ogni modo dalla società di distribuzione che ha il compito di gestire la rete ed i contatori, cioè di effettuare il servizio di attivazione, allacciamento, variazione di potenza etc. In tutti i casi, quindi, il cliente finale ha un contatore in base al quale pagherà e nelle bollette si troverà sempre determinati costi fissi, cioè gli oneri di rete, quelli di sistema e le tasse.

Le grandi differenze: perché il libero mercato taglia i costi

La principale differenza fra le due tipologie di fornitore, come detto, è il prezzo. Nel caso del servizio di tutela è stabilito dall’Autorità, mentre nel caso del libero mercato è definito dal fornitore in base al contratto. Con il libero mercato il prezzo non varia trimestralmente come nell’altro caso, ma è possibile usufruire di costi fissi bolletta luce anche per diversi anni, volendo, a meno ovviamente che non si scelga volontariamente, per proprio interesse, un’offerta con prezzo variabile.

Le opzioni proposte dai fornitori del libero mercato sono diverse: oltre alle opzioni monoraria e bioraria, come nel mercato di tutela, ci sono anche la trioraria e la possibilità di comprare energia verde da fonti rinnovabili. Le bollette luce gas si possono pagare con questo tipo di fornitori in varie modalità e si ha anche la possibilità di gestire online le bollette, la fornitura e di controllare costantemente da remoto la propria utenza.

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