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Un piccolo chiarimento sulla radiografia

Cos’è una radiografia? A cosa serve? Quando è richiesta? In questi tempi curarsi con Google è diventato quasi un hobby che genera spiacevoli fraintendimenti e dà vita alla circolazione di notizie infondate e poco attendibili. Non è detto che tutto quello che trovi online sia falso, anzi. Se c’è un vantaggio di potersi informare online quello è l’immediatezza e la “gratuità” di qualsiasi informazione abbiamo bisogno. Quando si parla di salute, tuttavia, bisognerebbe navigare il web con più attenzione, soprattutto in questi tempi in cui circola davvero di tutto. Quanto alla radiografia, nota anche come RX, si sente spesso dire che sia pericolosa e che debba assolutamente essere evitata. Per questo oggi vedremo cos’è una radiografia, come funziona e quali sono le premure che lo staff medico porrà in atto per proteggerti.

Le basi: cos’è la radiografia e a cosa serve?

Una radiografia è lo studio di un segmento scheletrico o di un distretto tramite l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche di tipo X. Queste radiazioni sono generate dal macchinario radiologico e sono destinate ad attraversare il corpo del paziente mentre perdono intensità. Durante questo processo vanno a formare le immagini del distretto analizzato tramite un sistema fotosensibile. L’immagine così ottenuta viene poi elaborata su un referto radiologico e archiviata per essere consegnata al paziente assieme ad una diagnosi generale.

L’esame radiologico serve a documentare la presenza di anomalie e degenerazioni ossee come artrosi, artriti, metastasi, lesioni e fratture. Le radiografie di torace e addome, invece, hanno una finalità differente. Per l’addome si procede quando si cerca la presenza di calcoli renali, colecisti, corpi estranei inseriti, occlusioni o perforazioni intestinali. Quando si sottopone il paziente ad un esame radiologico del torace, invece, si intende studiare la presenza di malattie dell’apparato respiratorio che coinvolgono i polmoni o quella di bronchiti, polmoniti, pleuriti, tubercolosi ecc…

Le radiografie fanno male?

Una domanda che in molti si pongono riguarda come ci si prepara ad un esame radiografico. La risposta è che non c’è alcuna particolare procedura da seguire prima dell’esame. Ciò che si raccomanda è indossare abbigliamenti comodi in cotone, una buona igiene personale e di non indossare collane e oggetti preziosi che, in ogni caso, ti si chiederà di togliere. È molto importante portare con sé i referti di precedenti visite specialistiche o diagnostiche come altri esami rx di riferimento alla zona che state cercando di guarire.

Non è un esame doloroso ma è sconsigliato a donne in dolce attesa. Di fatto le radiazioni X sono caratterizzate da un alto contenuto di energia che trasforma la materia danneggiandola. La possibilità che questi creino danni ad una persona, però, è di tipo probabilistico e la percentuale di danni arrecati dai raggi X è davvero molto bassa. Per questo è importante che le radiografie siano prescritte da un medico e non bisogna sottoporsi all’esame per puro sfizio personale. I centri abilitati a svolgere questo tipo di esami sono muniti di garanzie e protocolli per cui sia i pazienti che gli operatori sono al sicuro. Le protezioni messe in atto unite alle tecnologie più recenti garantiscono la minima esposizione con il migliore risultato.

e per donne in dolce attesa?

Per chi sospettasse di essere in stato di gravidanza è importante riferire la questione al personale tecnico che, a seconda del caso specifico, provvederà a riprogrammare la radiografia o a svolgere ugualmente l’esame. In questo caso dovrà essere firmato il consenso informato come previsto dalla Legge e dalla Costituzione.

In ogni caso è possibile ridurre le radiazioni assorbite dal feto o dall’embrione ad eccezione delle radiografie svolte su colonna vertebrale ad altezza lombare, bacino e addome. La dose della radiazione nei casi di gravidanza verrà messa nera su bianco dal fisico sanitario e l’istituto provvederà a rilasciare una certificazione riportante tali valori con i quali ti potrai recare dal ginecologo di fiducia.

In ogni caso devi sapere che ogni paziente in età fertile è esaminata come se fosse potenzialmente in gravidanza. Il personale medico, infatti, agisce in modo tale da ridurre al minimo le radiazioni verso l’utero.

Sono radioattivo dopo gli esami radiologici?

Quando si parla di radiazioni assorbite non intendiamo dire che dopo una radiografia siamo “radioattivi”. Infatti in radiologia non esistono sorgenti radioattive come avviene per la medicina nucleare. Questo significa che dopo aver svolto l’esame potrete entrare in contatto con persone e bambini in tutta tranquillità. Se sei in procinto di sottoporti a esami radiologici e hai dubbi o domande non esitare a parlarne con lo staff che sarà lieto di offriti tutte le risposte, proprio come accade da Ionoforetica, il poliambulatorio di riferimento di Bologna e provincia.

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