Agroalimentare: Legacoop a confronto con Palma Costi e Paola Gazzolo ad ‘Ecomondo’

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Cosa fa una centralina meteo alimentata ad energia solare in un campo di pomodori? Aiuta l’agricoltore, che riceve le informazioni sullo smartphone, a tarare irrigazione e concimazione per risparmiare acqua e risorse. C’è addirittura una “foglia elettronica” che misura per quanto tempo la rugiada si posa sulla pianta. E’ una delle esperienze innovative di risparmio ambientale e produzione circolare presentate a Ecomondo da Legacoop Agroalimentare Nord Italia e Legacoop Romagna. Ospiti di eccezione le assessore all’Ambiente e all’Attività Produttive dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo e Palma Costi. 

Storie di agricoltura che sa rispettare la natura, il paesaggio e la salubrità, portatebavanti da chi registra ogni giorno quanto sia importante il ruolo dei consumatori nell’orientare la produzione delle aziende. Non solo produzione nei campi, ma anche industria: una delle esperienze di depurazione presentate ha consentito di risparmiare 200mila metri cubi di acqua all’anno. Le buste dei minestroni diventano compostabili, i flaconi dei detersivi si riducono  in dimensioni e impatto.

Nove le realtà presentate, tutte di rilievo nazionale e oltre. L’agricoltura a basso impatto ambientale di Terremerse, il biologico e la tutela della biodiversità di Apofruit Italia e Alce Nero, gli interventi di rinaturalizzazione delle cooperative Braccianti di Promosagri. Ma anche i progetti innovativi di Agribologna, la ricerca sui materiali biodegradabili di Coop Mare, il risparmio energetico e la responsabilità sociale di Fruttagel, Scam e Deco Industrie.

Tanti i temi emersi dal confronto, condotto dal presidente di Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Cristian Maretti. Si sceglie nel piatto e con il portafogli, per cui l’educazione ambientale delle nuove generazioni deve essere un elemento chiave delle politiche pubbliche tanto quanto l’incentivazione dei comportamenti virtuosi.

Cooperare non più come sinonimo di corporazione, ma di difesa e tutela dei beni comuni: terra, cibo, salute, ambiente. L’identità cooperativa è quella di creare valore condiviso, rendicontandolo in tutti gli aspetti, ma occorre che anche chi compra sappia trainare questo meccanismo, distinguendo chi produce bene e no. Quindi serve più comunicazione.

Hanno preso la parola Marco Casalini (Terremerse), Lauro Guidi (Agribologna), Pietro Pasini (Promosagri), Claudio Magnani (Apofruit e Almaverde Bio), Alberto Ricci (Deco Industrie), Lucio Cavazzoni (Alce Nero), Stefano Tagliavini (Scam), Stanislao Fabbrino (Fruttagel) e Giuseppe Prioli (Coop Mare).

“La grande sfida globale è quella della sostenibilità ambientale e alimentare”, ha detto Palma Costi, assessora regionale alle Attività Produttive. “Come Regione stiamo cercando di fare la nostra parte con due scelte fondamentali: puntare su competenze e formazione delle persone e valorizzare i territori e le unicità che abbiamo. Occorre lavorare insieme per allineare ricerca, industria e agricoltura su questi grandi obiettivi, grazie anche allo straordinario patrimonio che la cooperazione rappresenta per la nostra regione”

“La legge regionale sull’economia circolare che abbiamo fortemente voluto – ha detto Paola Gazzolo – è pienamente in linea con le esperienze presentate oggi ed è la prima ad essere approvata in Italia. L’economia circolare non è solo fatta di azioni, è prima di tutto una filosofia, di fronte alle grandi sfide che ci vengono poste dal cambiamento climatico. È  una necessità che passa anche da quello che state facendo nei progetti presentati oggi”. 

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