Problematiche e proposte sulla Fase 2 al centro della riunione di Confartigianato Donne Impresa Rimini

Da un sondaggio della Camera di Commercio si evince che in Emilia-Romagna le imprese femminili rappresentano oltre un quinto del nostro tessuto imprenditoriale e nella sola Provincia di Rimini, a fine 2019, le imprese a titolarità femminile erano ben 7.450, più del 21% delle imprese attive.
E’ questo il motivo per cui il Direttivo di Donne Impresa Confartigianato di Rimini è molto attivo e si riunisce periodicamente per discutere delle problematiche e questioni legate all’imprenditoria, con particolare attenzione al mondo delle donne imprenditrici.

L’ultima riunione si è tenuta la scorsa settimana, venerdì 17 aprile in conference-call, rispettando così le disposizioni vigenti in materia di contenimento del contagio.
Erano presenti in collegamento la Presidente Valeria Piccari, la Vice Presidente Cristina Vizzini e le consigliere Barbara Balducci, Laura Bottero, Giovanna Micheloni, Laura Ravasio, Alessandra Urbinati e la coordinatrice Francesca Casadei.

Durante l’incontro si è parlato  di CoronaVirus, in particolare delle proposte relative alla cosiddetta Fase 2 per la ripartenza e la riapertura  delle varie attività.
Si è evidenziato che fino ad ora è stato rispettato il protocollo per determinare alcuni parametri basilari dettati dalle Ordinanze, ricordando che allo stato attuale tra le misure da adottare vi sono quelle ormai note: distanza di sicurezza e utilizzo di guanti e mascherine.

Nelle aziende che fanno parte della filiera già autorizzate all’apertura è stato attuato il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 e che per la FASE 2 sarà avviato un confronto tra Regione, Prefettura, Provincia, Comune,  Sindacati e le Associazioni di categoria.

Una delle questioni che certamente dovrà essere discussa a cui il Comitato Donna Impresa Confartigianato è particolarmente sensibile è quella del sostegno organizzativo delle donne con figli, essendo le scuole materne ed elementari chiuse ancora fino  a settembre. Tema a cui ancora non sono state date risposte concrete.

“Come possiamo organizzarci con i nostri figli quando riapriranno le attività e le mamme torneranno a lavorare fuori casa?” chiede infatti la Presidente Valeria Piccari, che prosegue “In quali termini si potrà usufruire di smart working e di flessibilità oraria?”

Altro problema evidenziato in riunione, che coinvolge tutti gli imprenditori, è quello della necessità di liquidità monetaria, essendo bloccati in tutto o in parte sia le spedizioni che i pagamenti. A tal fine Confartigianato ricorda la possibilità data dal “Decreto liquidità” di richiedere alle banche 25mila euro garantiti dallo Stato e di comunicare in Associazione eventuali problemi con gli istituti di credito. Anche perché Confartigianato ha attivato da anni una convenzione di tesoreria per ottenere finanziamenti a tassi convenzionati.

E’ stata, inoltre, sottolineata la preoccupazione per la filiera del turismo e la speranza di una anticipazione di riapertura dei saloni di acconciatura ed estetica, dato che ci sono centinaia di richieste in tal senso.
L’associazione, ricorda Francesca Casadei, ha messo a disposizione un sondaggio per i titolari d’impresa affinché si possano raccogliere dati utili per fare richieste mirate alle istituzioni.

Sul sito della Confartigianato di Rimini e sulla pagina facebook sono presenti tutte le informazioni inerenti all’evolversi dell’emergenza.

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