Il Ministro del Turismo Garavaglia ha incontrato le categorie economiche riminesi

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Il Ministro Garavaglia ha incontrato le categorie economiche riminesi.

Tra questi, i vertici di Confartigianato Imprese Rimini, su invito degli onorevoli Morrone e Raffaelli e insieme alle altre associazioni di categoria riminesi, ha incontrato il Ministro del Turismo: presente anche il candidato sindaco di Rimini, Enzo Ceccarelli.

Sono numerose le questioni che giacciono da tempo sul tavolo, comprese quelle sul tema delle concessioni demaniali, rappresentate al Ministro dal Presidente di Confartigianato Demaniali Emilia-Romagna, Mauro Vanni. Al proposito, il Ministro è stato invitato a Rimini alla fiera SUN, dove Confartigianato Demaniali avrà la sua prima assemblea nazionale.

“C’è una situazione relativa alla sicurezza sul territorio che preoccupa – ha evidenziato l’Associazione – ed è necessario che si moltiplichi l’impegno per contrastarla. Le imprese soffrono insieme alle comunità per questa pericolosa recrudescenza. Al Ministro è stata rappresentata la necessità di intervenire sulle infrastrutture del trasporto, in primis l’aeroporto, vittima della pericolosa diatriba competitiva con Forlì. Serve una più lungimirante posizione sul tema. Il nostro territorio attira milioni di presenze, la sua raggiungibilità è arretrata e penalizza le imprese e non libera ulteriori potenzialità per l’offerta fieristica. La quotidianità del lavoro delle imprese – ha ribadito Confartigianato Imprese Rimini – pone l’emergenza della carenza di personale qualificato. Troppo poco si sta facendo per alimentare la domanda delle imprese, che si trovano a dialogare con persone attirate dai sussidi più che dal lavoro. Altri temi evidenziati: la ristrutturazione edilizia genera lavoro e qualifica il patrimonio immobiliare, ma la burocrazia e le lungaggini limitano un volano molto potente; infine la necessità di riformare e semplificare il sistema fiscale, con attenzione alla riduzione dell’Iva nel settore dei balneari”.

 

Sono stati poi diversi i temi sottoposti da Confesercenti Rimini all’attenzione del Ministro durante l’incontro con il presidente Fabrizio Vagnini, il direttore Mirco Pari e Fabrizio Pagliarani, presidente del Consorzio operatori balneari Marina Riminese che aderisce a Confesercenti. A partire dal problema legato al fenomeno della microcriminalità che imperversa lungo tutto la Riviera.

L’intervento del presidente Vagnini: “Oltre alla macro criminalità che a volte si insinua tra le pieghe dei tanti passaggi di mano di attività, coinvolgendo anche persone sospette, nel mio intervento mi sono concentrato sulla piaga delle bande di ragazzini. Che non sono quei giovani che bevono e alzando il gomito facendo un po’ di casino, mi riferisco a quelle bande di criminali che arrivano appositamente in Riviera per delinquere. L’ultima riforma ha depenalizzato i reati sotto i 3 anni, e tutto si risolve con una denuncia a piede libero; occorre invece un deciso intervento e cambiare il sistema penale in modo che anche per una condanna di 3 mesi ci sia la certezza della pena e la si sconti in carcere. Se ci fosse la certezza della pena, ad esempio, chi commette reati con la condanna di qualche mese non continuerebbe a girare durante la stagione commettendo altri furti e danneggiamenti. In Riviera arrivano flussi di milioni di turisti, purtroppo la piccolissima percentuale di coloro che commettono reati danneggia l’immagine dell’intero settore, il che poi si traduce nella scelta di vacanza in altre mete. C’è poi il tema sui rinforzi delle Forze dell’Ordine, su cui ogni anni si apre il dibattito. La provincia passa da 300mila a milioni di persone crescendo in maniera esponenziale, crediamo che l’arrivo di nuove divise in estate debba avvenire in modo automatico, è talmente ovvio e invece tutte le stagioni ci ritroviamo a discutere sui rinforzi. Per quanto riguarda il comparto del turismo abbiamo sottolineato come la riforma fiscale e la semplificazione da tanto, troppo, tempo attese siano quanto mai urgenti. Le piccole imprese sono la spina dorsale dell’economia italiana e la loro sopravvivenza era a rischio già prima della pandemia e ora lo è ancora di più. In linea generale riteniamo che occorrano importanti e coraggiose riforme per la ripresa e il sostegno delle imprese e dell’occupazione. Le imprese sono soffocate da tasse, burocrazia, costi fissi e costo del lavoro insostenibile. In primo luogo occorre intervenire nell’immediato sui temi del lavoro, che vanno affrontati da almeno due punti di vista. Da una parte è necessaria una riforma radicale del CCNL attualmente in vigore, che risente di una rigidità anacronistica rispetto alle effettive esigenze di occupazione e di forza lavoro da impiegare nel settore. D’altro canto, però, bisogna prendere atto del fatto che il lavoro è gravato da un’imposizione fiscale elevata e da oneri burocratici che lo rendono particolarmente gravoso, in particolare per le piccole e microimprese”.

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