Successo per le tavole rotonde promosse dal programma Ride To FIM Awards

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Innovazione, sicurezza e tutela dell’ambiente. Con una maggiore attenzione alle donne in motocicletta, sempre più numerose. Dopo aver stimolato la discussione sulla domanda di accoglienza e di servizi rivolta ai territori da parte del ‘mototurista’, il secondo appuntamento di Ride to FIM Awards ha chiamato a raccolta l’industria motociclistica per leggere gli orientamenti della produzione di moto e accessori e rivolta ad un settore che mostra dinamismo e crescita.

Nell’ambito della Transitalia Marathon, la federazione internazionale motociclistica (FIM) insieme a quella nazionale (FMI), ha proposto la tavola rotonda per ragionare sulla ‘Promozione e sviluppo del turismo in moto in armonia con l’ambiente e la sostenibilità’, con l’organizzazione di MOAB Sport & Marketing.

“Il futuro dovrà caratterizzarsi per la qualità dei servizi – ha detto Mirco Urbinati, patron di Transitalia Marathon – che ha ricordato come l’evento sia diventato un riferimento nel panorama internazionale con partecipanti da 23 Paesi e che quest’anno coinvolge cinque regioni e 200 comuni”.

Poi il confronto ha posto al centro le strategie dei soggetti economici coinvolti dal settore.

“Vogliamo rimettere in moto gli appassionati che per qualche motivo ne sono scesi o di quelli che ancora devono entrare in questa dimensione – ha detto Roberto Vitali, Benelli Sales & Marketing Manager strizzando l’occhio ai futuri bikers -. Per questo abbiamo adottato una strategia di produzione con modelli che facilitassero il raggiungimento dell’obiettivo. Con la Benelli TRK, che ha avuto successo nello scopo, ci sentiamo partecipi del cambiamento in atto”.

In sintonia anche Danilo Bernini, Pirelli Motor Business Unit Director Italian Market, che ha ricordato la centralità degli pneumatici: “Sentiamo la responsabilità di sfruttare pienamente le performance delle moto, perché senza gomme all’altezza tutta l’esperienza viene penalizzata. Se guardiamo al futuro, ogni discorso è permeato da un approccio ecologico, di sostenibilità ambientale”.

Antoine Beltramone, Responsabile Italia SW Motech, ha posto l’accento sulla ricerca della qualità che caratterizza tutto ciò che si aggiunge alla moto nella quotidianità, all’insegna dell’ergonomia e per la tranquillità del motociclista”.

La ricerca attiene tutto ciò che compone il ‘kit’, comprese le calzature. “Peccato ci sia ancora sottovalutazione dell’importanza di una scarpa adatta, sempre più protettiva e traspirante – ha detto Fabio Micella di Forma Boots – ma anche in grado di soddisfare una domanda di stile e di attenzione all’ambiente”.

Per Airoh, notissima casa produttrice di caschi, erano presenti le sorelle Angela e Martina Locatelli: “I prodotti sono sempre più sicuri perché si innalzano gli standard a cui devono aderire. Talvolta, la necessità di sicurezza incide sul peso del casco, spesso più pesante ma davvero molto più sicuro. Di sicuro, guardando la futuro, la connessione dei passeggeri  col mondo esterno è un elemento che sarà importante”.

L’esperienza sul campo è arrivata dal formatore Honda Marcello Romano e da Silvia Giannetti (Dakar & Off Road Rider e Perù per Social), nota per le sue qualità alla guida e per un progetto di assistenza ai bambini in Amazzonia. “Ci spetta il compito di trasferire al motociclista – ha detto Marcello Romano – le migliori tecniche per accedere alla qualità espressa dai produttori ed è una responsabilità non scontata. Sfruttare lo sforzo tecnologico industriale è un compito di grande importanza”. Molto coinvolta dai temi della tavola rotonda, Silvia Giannetti ha ricordato la sua ascesa da autodidatta che l’ha portata alla disputa della Parigi-Dakar e ora ad un progetto di aiuto a cinquemila bambini dell’Amazzonia.

Dall’Osservatorio di Motor Bike Expo, Francesco Agnoletto, è arrivata una osservazione secondo la quale dopo anni in cui gli accessori abbellivano genericamente le moto, ora sono un fattore fondamentale per personalizzarle per farle aderire pienamente alla propria passione. “Accade che moto da strada assumano la condizione di mezzi per l’adventuring, così come le cilindrate più basse trovano sempre più spazio sul mercato. Fra i produttori il panorama si arricchisce con nuovi player, per lo più orientali, che fungono da stimolo per le Case storiche”.

Tutti concordi su un tema, ossia lo stimolo a leggere con più attenzione le necessità delle donne in moto, investendo su accessori e anche sulle moto per favorire una passione sempre più diffusa, perché sul mercato l’offerta non è una risposta mirata”.

Coi ringraziamenti e il saluto finale di Rocco Lopardo, Vicepresidente FMI, l’invito al prossimo appuntamento con Road to FIM Awards per il 29 novembre al Museo Ducati, prima del grande evento finale del 3 dicembre a Rimini con la consegna dei FIM Awards 2022.

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