Firma rigassificatore, Confindustria Romagna: “Giorno storico per Ravenna, ora medesima celerità su estrazioni e rinnovabili”

Confindustria Romagna è intervenuta pubblicamente in merito alla firma da parte del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha autorizzato la realizzazione del gassificatore a Ravenna. “La firma del decreto di autorizzazione del rigassificatore è una svolta per la Romagna e per tutto il Paese, che riafferma la centralità del distretto energetico ravennate e fronteggia concretamente la crisi energetica in atto” -mette subito in chiaro Confindustria Romagna, scendendo nei particolari della propria posizione- Il completamento dell’iter autorizzativo dimostra come la compattezza e l’unità di intenti di fronte alle emergenze porti al raggiungimento di un obiettivo ambizioso e cruciale in tempi strettissimi: alle istituzioni, agli enti e a tutti gli attori che hanno lavorato a questo risultato vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno serrato di questi mesi. Ora auspichiamo che la medesima celerità sia adottata anche per le estrazioni di gas metano e per tutti i progetti sulle fonti rinnovabili, da Agnes ai parchi eolici, perché l’urgenza è la stessa”.

Secondo Confindustria Romagna sono stati mossi passi avanti per quanto concerne le estrazioni e le rinnovabili: “Per quanto riguarda le estrazioni, fortunatamente si comincia ad andare oltre al PITESAI, strumento profondamente sbagliato dal punto di vista concettuale: attendiamo ora i dettagli del provvedimento sullo sblocco, e sarà fondamentale che anche in questo ambito le procedure autorizzative vengano semplificate e snellite, affinché le maggiori quantità di gas stimate arrivino in tempo utile.

Ribadiamo che rigassificatore, rinnovabili, estrazioni, cattura e stoccaggio di CO2, comunità energetiche sono strade non alternative ma complementari, tutte ugualmente indispensabili nella transizione energetica e tutte ugualmente prioritarie per superare le difficoltà di imprese e famiglie”.

“In una prospettiva di lungo periodo -chiosa Confindustria Romagna- nel mix energetico non si potrà escludere dalla valutazione anche il nucleare di nuova generazione, come ponte verso il passaggio alle fonti green”.

 

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