Gnassi (Pd) su concessioni balneari: “Basta proroghe! Gli operatori hanno bisogno di certezze”

Il deputato dem Andrea Gnassi è intervenuto in aula sul tema delle concessioni balneari sollecitando il governo ad abbandonare la via delle proroghe e chiedendo si metta mano con Comuni e Regioni ai criteri per le aste pubbliche.

Il parlamentare, replicando alla risposta del ministro al turismo Daniela Santanché sul tema delle concessioni balneari e della nuova proroga sancita dal governo, ha detto: “Oggi qui in Parlamento il governo ribadisce di aver deciso di non decidere sulle spiagge e le coste italiane, sulle modalità di assegnazione delle concessioni demaniali marittime e delle concessioni balneari. Con la conseguenza immediata e reale che il grande patrimonio paesaggistico, turistico, economico e lavorativo del Paese – circa 8000 chilometri di coste e spiagge, 27.000 imprese e centinaia di migliaia di lavoratori – non avrà alcuna certezza”.

“Nessuno – operatori, imprenditori e Comuni – potrà quindi investire in servizi e impresa, né riqualificare anche in senso ambientale spiagge e coste. Il ministro e il governo non fanno ciò che dovrebbero fare e sanno benissimo ciò che non vogliono dire: il diritto europeo e il Consiglio di Stato hanno sancito definitivamente che non ci possono essere proroghe sull’assegnazione delle concessioni demaniali.  Il governo nel Decreto Milleproroghe proroga ancora” prosegue Gnassi.

“Il ministro sa bene che bisogna procedere a evidenze pubbliche per assegnare le concessioni – continua il parlamentare dem -. Il punto è uno e uno solo: iniziare a ragionare e definire i criteri delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni con un approccio concreto, serio, di visione e attenzione nello specifico”.

Gnassi prosegue: “Siamo qui non solo per sottolineare un fatto evidente, cioè che buttate la palla in tribuna, ma per dirvi che come forza seria e concreta siamo disponibili per fare la nostra parte non in tribuna ma in campo, perché il turismo balneare rappresenta una colonna portante del turismo nazionale: e il turismo italiano ha bisogno di una politica industriale come peraltro e giustamente è scritto nel Piano Strategico Nazionale del Turismo. Si pensa ancora di affrontarlo con promesse inconsistenti? Si coinvolgano subito Regioni, Comuni, imprenditori per ragionare e individuare i criteri per l’assegnazione delle concessioni”.

Gnassi conclude: “Parliamo a lei, ministro del turismo. Ma non sappiamo neanche se lei avrà la delega, o chi la avrà, su questa materia. Per il bene del turismo, del Paese, degli operatori e dei territori cambiate registro. Noi daremo una mano nell’interesse dell’Italia e del suo straordinario turismo, in questo caso quello balneare”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RiminiNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.