Il fidanzato non versa i soldi delle restituzioni: la deputata riminese Giulia Sarti lo denuncia

L'ammanco è di circa 23mila euro che lei provvede a sanare mercoledì quando scoppia il caso che infiamma il MoVimento 5 Stelle, tradito dai "furbetti del bonifico"

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Forse aveva riposto eccessiva fiducia nel fidanzato-contabile la deputata riminese del MoVimento 5 Stelle Giulia Sarti che mercoledì 14 febbraio ha dovuto scucire per la seconda volta 23mila euro per versarli al fondo per le piccole imprese del Ministero dell’Economia, come da regola dei parlamentari pentastellati che si autotagliano lo stipendio; la prima volta quei soldi avrebbe dovuti versarli Bogdan Andrea Tibusche. Lei sostiene che l’ex se li è tenuti e per questo è andata a denunciarlo; nel frattempo pare che lui, ormai “scaricato” da tempo, sia sparito dalla circolazione, con tanto di maltolto. Alla buona fede di Giulia Sarti sembra abbia creduto il leader Luigi Di Maio, che non l’ha inserita fra i “furbetti del bonifico”: lei potrà così puntare a tornare alla Camera.

La deputata pentastellata riminese Giulia Sarti ha denunciato in Questura a Rimini, il suo ex fidanzato, Bogdan Andrea Tibusche, accusandolo di aver sottratto alcune migliaia di euro in merito alla vicenda delle restituzioni “fantasma”. Nella denuncia, resa nota dall’ANSA che ne è in possesso, la Sarti racconta di essere stata fidanzata con Bogdan “per circa quattro anni” e, nonostante il rapporto fosse finito da circa un anno, “la nostra convivenza è continuata fino ad ora, anche se non ci vediamo dallo scorso dicembre”. La parlamentare del MoVimento 5 Stelle spiega che Bogdan, consulente informatico, si “occupava, con il mio consenso della gestione della contabilità”, incluse le restituzioni al fondo del microcredito.

“Martedì sera ho fatto un controllo puntuale e mi sono resa conto che non erano stati eseguiti alcuni bonifici al Ministero dell’Economia e delle Finanze”, si legge nella denuncia in cui Giulia Sarti sottolinea di aver provveduto mercoledì 14 febbraio a sanare la sua posizione versando “le somme dovute, pari a 23mila euro”. Ricandidata anche per le prossime politiche, nella giornata di mercoledì 14 non è stata menzionata dal leader politico Luigi Di Maio nell’elenco di chi ha mentito sulle restituzioni, nonostante fosse stata messa sotto accusa dall’anticipazione de “Le Iene”, i cacciatori di scoop di Italia Uno. Giulia Sarti infatti avrebbe difeso a spada tratta il suo operato con i dirigenti del MoVimento, prendendosela con l’ex fidanzato e già suo collaboratore. I vertici avevano fatto sapere di volerla salvare, ma a patto che lei stessa provasse la sua buona fede sporgendo denuncia. I 5 Stelle precisano però che la Sarti si è recata spontaneamente in questura per sporgere denuncia. Giulia Sarti allega nella denuncia i bonifici effettuati dall’ex fidanzato nel 2014 (7 per una somma di 5.400 euro), nel 2017 (13 bonifici per un totale di 12.900 euro) e nel 2018 (5 bonifici per un totale di 5.400). “Ogni tanto controllavo tali bonifici e non mi risultavano irregolarità” e “voglio precisare che Bogdan mi aveva avvisato che non avrebbe fatto i versamenti in maniera puntuale, perché quelle somme di denaro gli servivano urgentemente per curarsi, ma ero convinta che avrebbe fatto i versamenti in un secondo momento. Mi riprometto di chiudere il conto al più presto”, è scritto ancora nella denuncia della deputata la quale afferma di non sapere dove al momento viva il suo ex.

Nata a Rimini il 13 agosto 1986, Giulia Sarti si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna nel dicembre del 2012. Entra nel MoVimento 5 Stelle il 13 dicembre 2007, quando aderisce al meetup di Bologna. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata nella Circoscrizione 11 dell’Emilia-Romagna; durante i cinque anni alla Camera è componente di quattro commissioni.

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