M5S Valconca. “Occorre rivedere tutto il concetto di Unione Valconca a partire dalla sua identità”

I pentastellati del territorio rimarcano la stranezza di sette dimissioni in un giorno al vertice della presidenza

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“Unione Valconca: 7 dimissioni in un giorno. Sembrerebbe il titolo di un film e invece è la realtà, l’ennesimo triste capitolo di una storia chiamata Unione Valconca”. Comincia così il comunicato inviato dai Gruppi M5S della Valconca, che rimarca la stranezza avvenuta in seno alla presdenze dell’Unione.

“In assenza di una maggioranza politica in grado di nominare un Presidente che possa indicare una rotta, lo Statuto prevede che la Presidenza venga ricoperta temporaneamente dal Sindaco più anziano. Lorenzo Grilli ha accettato questo incarico – si legge nella nota – ed è curioso il fatto che sia il Sindaco più giovane degli otto Comuni dell’Unione, questo significa che tutti gli altri 7 Sindaci hanno rinunciato all’incarico nello stesso giorno. Sette dimissioni in un solo giorno, è triste osservare il fallimento della politica Locale manifestarsi in maniera così palese e imbarazzante, come se l’Unione Valconca non avesse già abbastanza problemi ed è forse questo il motivo per cui nessuno vuole assumersi l’onere di Presiederla”.

“Non c’è più una guida, questa Unione che dovrebbe essere un Ente al di sopra delle parti che faccia l’interesse di tutti i Comuni naviga a vista – evidenzia il gruppo dei pentastellati valconchini – senza una rotta, alla mercé di interessi politici e campanilistici. Noi del M5stelle abbiamo speso una legislatura intera per proporre un cambiamento radicale di questa Unione a partire dalla sua identità. “La Valconca che Vorrei” è un progetto che parte da un punto sostanziale, la Valle del Conca non si ferma a Morciano ma ha confini geografici ed uno sviluppo sociale che dalle colline arriva a San Giovanni in Marignano e volendo fino al mare”.

Per i grillini di questa terra “occorre rivedere tutto il concetto di Unione Valconca a partire dalla sua identità. Nei secoli la nostra società si è sviluppata dai piccoli insediamenti fortificati arroccati sulle colline (Montegridolfo, Mondaino, Saludecio, Montefiore, Gemmano), verso le più fertili pianure della Valle, seguendo il percorso del Fiume Conca che da Montescudo-Colombo scende giù verso San Clemente, Morciano e prosegue per San Giovanni fino al pescoso mare di Cattolica e Misano. La Valle del Conca non si ferma a Morciano e non ci sono interessi politici di partito che possano issare dei muri dove la Storia e la Geografia non li hanno previsti. Senza una vera identità, questa Unione non può rappresentare l’interesse collettivo”.

Inoltre questa Unione “è troppo sottodimensionata per funzionare come dovrebbe – continua la nota – e troppo poco strutturata per gestire tutti i servizi che i Comuni le hanno delegato. La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti e si traduce in inefficienza, confusione e giochi politici. Che senso ha continuare a gestirla in questo modo senza una prospettiva, senza un programma chiaro e senza una guida? Qualcuno vorrebbe addirittura chiuderla questa Unione ma pare non esserci chi voglia prendersi la responsabilità di guidare un processo di dismissione serio ed ordinato A questo punto si abbia il coraggio di ammettere che la politica ha fallito è per il bene di tutta la Valle si nomini un Commissario prefettizio che faccia un po’ di ordine e di chiarezza e traghetti l’Unione fino alle elezioni Amministrative del 2019″, concludono i gruppi pentastellati.

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