Bando Coopin. La cooperazione del territorio romagnolo premiata per l’innovazione

Confcooperative Emilia Romagna proclama i progetti vincitori, tra cui il welfare di Gemos e le case in legno di Fratelli è Possibile di Santarcangelo

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L’innovazione aperta è un tema per cui la cooperazione è decisa a fare la sua parte. Lo dimostra l’esito di “COOPIN – Premia l’innovazione. Aperta. Cooperativa”, il bando indetto da Confcooperative Emilia Romagna per il suo 50° anniversario. Tra i vincitori risultano anche due associate a Confcooperative Ravenna-Rimini: Gemos di Faenza e Fratelli è possibile di Santarcangelo di Romagna.

Su 30 progetti candidati da tutta la regione sono stati proclamati 8 vincitori e conferite 7 ulteriori menzioni speciali, che si aggiudicano un contributo economico più azioni di promozione e visibilità. A stilare la graduatoria nelle due categorie previste (partnership per l’innovazione e innovazione organizzativa) è stata una giuria composta da studiosi e professionisti.

La premiazione si è svolta al Palazzo della Cooperazione di Bologna alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, del segretario generale di Unioncamere Emilia Romagna Claudio Pasini, del direttore di AICCON Paolo Venturi e del presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza che ha espresso soddisfazione per l’alta adesione al premio e per l’elevata qualità dei progetti presentati.

Nella provincia di Ravenna vince la cooperativa Gemos con il suo “Benessere Gemos”, un progetto nato per promuovere il benessere dei lavoratori e valorizzare il senso di appartenenza dei soci attraverso pratiche innovative e politiche aziendali strategiche, premiato “per la capacità di utilizzare lo strumento del welfare aziendale come leva per stimolare la partecipazione dei soci e dei lavoratori, seguendo un approccio di co-design delle proposte mutuabile anche in altre progettualità”.

Nell’area riminese, è la cooperativa sociale Fratelli è Possibile di Santarcangelo ad aggiudicarsi un premio, grazie a “Legno Sinergia & Seismic Brake Panel”, un percorso di innovazione tecnologica e di ricerca, in partnership con l’Università di Bologna, che ha portato alla creazione di un nuovo sistema di costruzione per le case in legno e al brevetto del relativo pannello dissipativo. Il progetto è stato selezionato dai giudici poiché rappresenta “un caso esemplare di open innovation per la cooperazione sociale, in un settore bisognoso di innovazione come quello dell’edilizia e della produzione industriale”.

Questa edizione di Coopin getta così le basi per attività di divulgazione e promozione che proseguiranno per tutto il 2019, “con la creazione di un database di eccellenze relative all’Open Innovation, da mettere a disposizione di tutto il nostro sistema cooperativo – ha dichiarato il presidente Milza – e non solo. Vogliamo diffondere queste buone pratiche, consapevoli che i principi della cooperazione oggi si esprimono e si concretizzano anche attraverso questo tipo di condivisione”.

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