Sanità. Infezioni ospedaliere, Ausl Romagna replica alla Lega: “Fenomeno sotto controllo e in calo”

La Direzione Generale: "Il trend in diminuzione rispetto al 2016. E in regione abbiamo il punteggio più alto sulla valutazione della organizzazione per contrastare tale rischio"

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Fenomeno “sotto controllo” e in calo rispetto al 2016. L’Ausl Romagna rintuzza l’attacco della Lega sulle infezioni da ricovero ospedaliero, “un tema di principale importanza a livello planetario”. Nella sola Europa vengono infatti colpite ogni anno 3,2 milioni di persone. L’Italia ha sempre partecipato attivamente all’indagine di prevalenza: per il 2016 in regione sono stati coinvolti 35 ospedali dei 135 italiani, a conferma, “dell’attenzione e sensibilita’ al tema del controllo delle infezioni e uso appropriato di antibiotici, che in Regione vede coinvolte tutte le Aziende sanitarie in diverse attivita’ da oltre dieci anni”. 

Il dato medio regionale dell’8%, prosegue la nota della Direzione Generale dell’Ausl Romagna, e’ in linea con quello nazionale e la Romagna ha una media inferiore: 7%. “Nonostante cio’ e’ forte e continuo l’impegno a migliorare la situazione”.

Gia’ nell’ottobre 2014 era stata istituita, in Ausl Romagna, una Struttura di programma per la gestione del rischio infettivo e uso responsabile degli antibiotici al fine di avviare, coordinare, implementare e verificare le attivita’ relative alla prevenzione e alla gestione delle infezioni. Secondo il rapporto 2017 della Regione sugli indicatori per valutare le Aziende sanitarie relativamente ai programmi di gestione del rischio infettivo, l’Ausl Romagna riporta il punteggio piu’ alto in Regione sulla valutazione della organizzazione per contrastare il fenomeno. 

A Ravenna, dove i numeri son piu’ critici, si sono avviati “programmi specifici”, anche attraverso l’assunzione e la formazione di personale qualificato. Lavoro che ha portato a una “fortissima” riduzione delle infezioni, sostanzialmente dimezzate. L’Ausl Romagna si chiede dunque “se il detrattore di turno con una modalita’ cosi’ superficiale, abbia effettivamente a cuore il problema, o se anche questa non sia l’ennesima strumentalizzazione, nel vano tentativo di screditare il buon livello delle cure che vengono assicurate in questo territorio”. 

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