A Misano il Pd di Rimini incontra Zingaretti: “Presenteremo le nostre idee, siamo un partito vivo pronto per le prossime sfide”

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“Da giugno a oggi, abbiamo dato vita a 43 giorni di Festa dell’Unità, e nelle ultime due settimane ogni sera abbiamo incontrato gli elettori e i cittadini dei circoli della provincia di Rimini, a dimostrazione del nuovo corso che vogliamo imprimere alla politica. Vogliamo accorciare le distanze che si frappongono tra i vertici, gli organi di partito e l’elettorato. E a giocare questa partita vogliamo continuare a essere noi” riporta una nota del Pd di Rimini.

“Le feste sono state una grande occasione di incontro – prosegue la nota – e confronto con i sostenitori e gli iscritti del Pd, siamo contenti che le ragioni di questo accordo di governo siano state (seppur con qualche “mal di pancia”) comprese dalla nostra base, consapevole del pericolo di recessione economica sociale e democratica che il nostro paese sta correndo. Non solo feste dell’unità. Negli ultimi 15 giorni, la segreteria provinciale del Partito democratico ha avviato una serie di incontri per confrontarsi con le realtà locali dei 52 circoli della provincia, nei paesi, nelle città e nei quartieri. Incontri a cui hanno partecipato oltre 500 persone, e altrettante ce ne aspettiamo per l’iniziativa di sabato 21 settembre a Misano, con l’intervista a Zingaretti e al presidente della Regione Bonaccini in programma alle 21.30. Già al completo i 350 posti per la cena. Quello che abbiamo raccolto, suggerimenti, idee, proposte, aspettative e speranze ma anche critiche e difficoltà, li presenteremo direttamente a Nicola Zingaretti”.

“Lo faremo perché crediamo nella partecipazione attiva dei cittadini – prosegue la nota del Partito democratico riminese – alla vita politica di un partito, lo facciamo perché vogliamo far sentire la nostra voce e non stare fermi ad aspettare che qualcuno ci dica cosa fare. Abbiamo bisogno di risvegliare passione e orgoglio per sostenere le sfide difficili del governo di questo paese e le prossime elezioni regionali. Ci sono nuove sensibilità e nuove priorità che vengono avanti. I temi del lavoro sono sempre in primo piano. Il rischio più grande è quello di creare nuove generazioni di lavoratori che saranno povere e senza tutele. Inoltre, dobbiamo proteggere l’ambiente e far sì che la “leva ecologica” diventi uno stimolo per lo sviluppo e una nuova economia. In cima alle priorità emerse dal confronto con i cittadini rimane poi sempre il tema della sicurezza, insieme a quello della giustizia con la “G” maiuscola, che possa muoversi con tempi più rapidi”.

“Speriamo che questa mobilitazione possa essere di esempio per tracciare una nuova direzione di marcia. Perché un partito che non ha strumenti ed elementi per consultare la base elettorale non può che prendere decisioni a livello centrale, troppo lontano dalla realtà contingente dei fatti di ogni giorno, dalle criticità e dalle urgenze quotidiane” conclude la nota.

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