Transizione ecologica e aiuti di Stato UE, Bonaccini e Gualmini: “Risultato straordinario per il comparto ceramico”

La Commissione europea ha finalmente approvato le Linee guida che disciplinano gli aiuti di Stato a sostegno dei progetti per la protezione dell’ambiente, il clima e l’energia
verde (CEEAG). Si tratta del via libera alla definizione delle azioni che i governi nazionali potranno mettere in campo per sostenere e accompagnare i settori produttivi che devono
raggiungere obiettivi di decarbonizzazione e di transizione ecologica nei modelli di produzione.

In una prima versione, la proposta della Commissione escludeva il settore ceramico (laterizi e ceramica sanitaria) dagli sconti degli oneri fiscali legati al costo dell’energia elettrica, con effetti devastanti sull’intero comparto, che in questo modo avrebbe pagato un prezzo insostenibile per avviare una vera decarbonizzazione.
Grazie all’impegno del Presidente Stefano Bonaccini e dell’Eurodeputata Elisabetta Gualmini, in collaborazione con le associazioni di rappresentanza del settore, è stato possibile ottenere una revisione delle Linee Guida e inserire le ceramiche nell’ambito degli aiuti. Il testo sarà operativo a partire dal prossimo gennaio, mettendo così a disposizione decine di milioni di euro di sgravi.

“È una notizia straordinaria, che premia il grande lavoro di squadra che abbiamo fatto – afferma il presidente Bonaccini – e un passo avanti fondamentale per un settore strategico per l’economia nazionale e regionale, in forte ripresa, con ordinativi e stime molto positive su produzione e occupazione. Ma soprattutto – prosegue – un comparto nel quale le imprese hanno già avviato la conversione dei cicli produttivi verso la sostenibilità ambientale, un percorso virtuoso che rischiava di doversi fermare di fronte all’aumento vertiginoso dei costi dell’energia, che per le aziende ceramiche rappresenta un quarto dei costi di fabbricazione. Uno scenario che sarebbe diventato davvero drammatico. Per questo abbiamo subito chiesto al Governo e all’Europa di intervenire, lavorando insieme al  territorio, alle associazioni di rappresentanza del settore ceramico e agli eurodeputati – e ringrazio in particolare Elisabetta Gualmini, che tanto ha fatto per centrare l’obiettivo – per una revisione delle Linee guida da parte della Commissione europea.

Per salvaguardare imprese- chiude Bonaccini- che rappresentano un’eccellenza del nostro export e del Made in Italy, migliaia di lavoratrici e lavoratori, professionalità da tutelare nel nome della buona occupazione, della coesione sociale, della crescita sostenibile e della transizione ecologica
“Negli ultimi mesi – aggiunge l’europarlamentare Elisabetta Gualmini – abbiamo lavorato duramente per far sì che la ceramica fosse inclusa tra i beneficiari degli aiuti di stato. Bruxelles ha ascoltato le nostre ragioni e allargato la lista dei settori che potranno beneficiare di investimenti che hanno come obiettivo la de-carbonizzazione e il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green deal europeo. È un risultato straordinario per l’industria ceramica. Non possiamo pensare di “punire” le imprese che affrontano un percorso complicato e difficile come quello della revisione dei modelli di produzione, del possibile ricorso a diverse fonti di energia e della riduzione delle emissioni. Il settore ceramico è uno dei più importanti della nostra regione, garantendo livelli di occupazione, di innovazione e di export straordinari. Siamo chiamati ad accompagnare queste imprese nella transizione e non a “penalizzarle” o a mettere in discussione l’occupazione di migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici. Le Linee guida vanno nella direzione giusta; vi è un saggio equilibrio tra esigenze di sostenibilità ambientale e necessità di salvaguardare l’occupazione e i costi della transizione.
Come rappresentante al Parlamento europeo di questa regione – conclude la deputata dem Gualmini – farò il possibile per fare in modo che le nostre imprese del comparto ceramico non perdano competitività o quote di mercato a vantaggio di produzioni extra comunitarie a basso costo, che invece non devono rispettare target o obiettivi climatici altrettanto ambiziosi come quelli europei”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RiminiNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.