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LA POSTA DEI LETTORI / “Caro sindaco, Rimini non può far sparire il camping Maximum a Miramare”

Lettera aperta appello di un turista di Cuneo che da 40 anni passa le sue estati in riviera, preoccupato per le sorti della struttura nella parte sud della città

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Gent.mo Sig. Sindaco di Rimini, mi chiamo Samuel Lerda, le scrivo dalla provincia di Cuneo e sono un affezionato turista; a dire il vero mi considero più un Riminese d’adozione considerato il legame che da più di tre generazioni unisce la mia famiglia alla vostra bella città. Da quando sono nato infatti, non ho mai passato una stagione senza godere della vostra proverbiale ospitalità per almeno qualche giorno nel peggiore dei casi. 

Da sempre ho soggiornato al camping MAXIMUM di Miramare, che dal 1958 è oramai una pietra miliare di “Rimini Sud”. Come molte altre famiglie, trascorriamo i fine settimana delll’intera stagione estiva oltre alle canoniche settimane di ferie portando, nel nostro piccolo, un contributo all’economia locale frequentando stabilimenti balneari, ristoranti, pizzerie, sale giochi, locali serali, luna park e partecipando attivamente alle numerose piacevoli attività che animano l’estate della “circoscrizione 3”. 

Dallo scorso anno, però, una notizia inquietante ha oscurato il futuro del camping Maximum (come anche quello di altri campeggi della riviera), infatti uno sfratto è stato notificato a diversi gestori. La situazione delle altre strutture, in particolare quelle nella zona di Riccione, sembra essersi definitivamente risolta, mentre per il camping Maximum, data la comunicazione che è giunta agli ospiti lo scorso sabato, direi che si sta prospettando un futuro non roseo. Le voci parlano di potenziali acquirenti, piani regolatori in procinto di essere modificati, possibili espropri di parte dell’area adibita al campeggio che renderebbero difficoltose eventuali compravendite eccetera.

La contatto perchè ritengo che un suo intervento sia dovuto non solo per il suo ruolo e la delega di cui è investito, ma anche per i cittadini e le attività commerciali di Miramare che traggono direttamente o indirettamente profitto anche dalla presenza di quella struttura. Per me, come per tanti altri “stagionali”, sarebbe un duro colpo perdere tutte quelle belle amicizie, consuetudini e quei servizi che Miramare ci ha offerto negli anni passati fino ad oggi e non le nascondo che saremmo probabilmente costretti a considerare altre mete (non necessariamente in riviera ovviamente). 

Spero voglia raccogliere questo mio appello che condividerò quanto prima con gli altri campeggiatori con i quali ho già discusso durante lo scorso fine settimana e che sono preoccupati dell’evolversi della questione. Non è concepibile che un comune come Rimini, con 5 milioni di presenze sfiorate solo la scorsa estate, possa pensare di privarsi dell’unico campeggio di tutta l’area sud. Sono sicuro che si possa invece considerare qualche investimento in più (personalmente potrei suggerirne diversi). 

Resto in attesa di un suo riscontro prima di dovermi arrendere all’idea di “cercare un’alternativa per la stagione 2019” dopo quasi 40 anni di affezionata presenza a Rimini.

Grazie. Cordialmente

Samuel Lerda

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